Puntuale come ogni anno arriva la preziosissima analisi di Vincenzo Cosenza, nel suo blog, sull’andamento dei social media in Italia. Dati interessanti, forniti da Audicom – sistema Audiweb e rielaborati da Cosenza, che possono aiutarci nelle strategie di social media marketing.
L’utilizzo di internet degli italiani
I dati del 2023 non sono molto diversi da quelli dell’anno precedente. Nella fascia d’età tra i 18 ed 74 anni, ogni mese hanno navigato 43,9 milioni di italiani che equivalgano al 75% della popolazione.
Se da un lato l’audience online media giornaliera, nel 2023, ha una leggere flessione (-0,5%) dall’altro cresce il tempo medio sulla rete sia mensile (+1,3%) che quotidiano (+1,9% pari a 2 ore e 26 minuti).
I social media più utilizzati dagli italiani
Il quadro generale del 2023 è abbastanza simile a quello del 2022, tuttavia ci sono delle lievi differenze interessanti da conoscere. I numeri qui riportati sono le medie mensili di pubblico per i vari social media. YouTube si conferma il social più usato dagli italiani con un pubblico di 36,9 milioni di utenti (+1,5%). Sul podio al secondo ed al terzo posto i due social media di Meta entrambi in crescita, Facebook con 35,8 milioni di persone (+0,4%) e Instagram con 32 milioni di utenti (+6%).
Al quarto posto troviamo, senza grosso stupore, il social media del momento TikTok che con i suoi 21,6 milioni di utenti-spettatori supera LinkedIn di Microsoft in leggere flessione (-5%) con 17,2 milioni di utenti. A pochissima distanza troviamo X che cresce molto del 13%, con 17 milioni di persone.
Considerato in questa classifica un vero e proprio social media, Telegram è al settimo posto con 16,3 milioni di utilizzatori (+2%). Dietro Pinterest con 14,7 milioni di utenti in calo dell’1%.
Nella coda della classifica troviamo Reddit in crescita (+9%) con 4,2 milioni di utenti che supera Twitch in caduta libera (-19%) con 4,1 milioni. Gli ultimi social media nella classifica sono Tumblr con 2,1 milioni (-14%) e Snapchat con 1,9 milioni (-13%).
I dati del 2023 sono abbastanza in linea con i dati aggiornati a maggio 2024. Da considerare l’aumento continuo di TikTok (+10%) ed a sorpresa Reddit (+27%) ed il calo vistoso di LinkedIn (-18%).
Il tempo dedicato ai social media in Italia
In questa classifica, come scrive Vincenzo Cosenza, dobbiamo tenere presente che i dati sono relativi solo alla fruizione di pagine web e app mobile e non dei video. Questo significa che i dati di YouTube sono nettamente al di sotto di quelli reali.
Facebook si conferma il social nel quale gli italiani trascorrono più tempo con 12 ore e 44 minuti al mese per persona. Al secondo posto troviamo Instagram con 7 e 53 minuti, al terzo YouTube con 5 ore e 7 minuti, al quarto posto TikTok che inespertamente scende a 4 ore e 21 minuti (contro le 6 ore e mezza dell’anno scorso). I tempi di utilizzo degli altri social sono: Telegram 2 ore e 9 minuti al mese per persona, Twitch 1 ora e 21 minuti, X per 1 ora e 9 e Snapchat per 1 ora. Dati molto deludenti per LinkedIn (13 minuti) e Pinterest (18 minuti).
Considerazioni per le strategie di social media marketing
Questi dati suggeriscono delle riflessioni utili per quanti utilizzano i social media per la comunicazione aziendale. Le strategie di social media marketing devono basarsi sempre sui numeri e non sulle impressioni o sui luoghi comuni da bar.
Il primo è sicuramente “Facebook è morto, inutile investire su di esso” sentito molte volte dagli imprenditori. I dati dimostrano, per l’ennesima volta, che Facebook e tutt’altro che morto (sentiamo questa frase da circa 10 anni). Sicuramente la sua audience sta cambiando e attrae sempre meno i giovanissimi, tuttavia per la stragrande maggioranza dei brand rimane fondamentale presidiarlo.
Sempre in ambito Meta, vale lo stesso ragionamento per Instagram che conferma la costante crescita dopo avere “annientato” Snapchat (i numeri lo dimostrano) e tenuto con l’avanzata inesorabile di TikTok.
Se ancora non è stato fatto, YouTube deve essere maggiormente utilizzato dai brand visti gli importanti risultati ormai confermati negli anni. L’ostacolo è certamente la produzione di video di qualità ma probabilmente è ora che i brand si decidono ad investire su questi contenuti. Da considerare anche l’investimento in advertising dentro YouTube.
TikTok continua la sua scalata, considerarlo un social media solo per giovanissimi è riduttivo visti i numeri in grande crescita. La presenza delle aziende ed il suo utilizzo per fini di marketing rimane, però, molto complesso.
LinkedIn registra un significativo calo pertanto ha un senso inserirlo nella strategia solo in presenza di un mercato B2B almeno su scala nazionale o per la necessità di creare networking. Anche qui vale il principio dell’investimento su contenuti di valore e sui piani premium necessari per crescere velocemente.
Queste brevi riflessioni devono indurre le aziende a non lanciarsi ciecamente in azioni sui social media. Rischiano di improvvisare con la conseguenza di dilapidare budget o, peggio, provocare danni all’immagine del proprio brand. Vale sempre la regola di affidarsi a professionisti della comunicazione e del socia media marketing e farsi guidare nelle scelte importanti.