[vc_row][vc_column][vc_column_text]
I primi interventi del Governo per sostenere le imprese italiane. Sfruttare gli aiuti economici e pianificare una strategia di marketing per la ripartenza.
Finalmente è stato pubblicato il tanto atteso Decreto “Cura Italia”, varato oggi dal Consiglio dei Ministri, sulle misure d’urgenza per far fronte all’emergenza coronavirus e arginare la crisi economica, grave ormai quanto quella sanitaria. Si tratta dei primi aiuti economici che il Governo destinerà ad aziende e lavoratori duramente colpiti dalle azioni per fermare il contagio del Covid-19.
L’Italia sta attraversando uno dei momenti più critici della sua storia repubblicana e le aziende giocheranno un ruolo fondamentale per la tenuta economica della nazione. Le imprese italiane, per non essere travolte dalla crisi, dovranno sfruttare tali aiuti e mettere in campo un piano di riduzione dei costi per mantenersi in buona salute.
Al tempo stesso le aziende dovranno ripensare la propria strategia di marketing. In periodo di crisi, le aziende che ce la fanno sono quelle aperte al cambiamento veloce: ripensare il proprio business, immaginare una riconversione levando o aggiungendo determinati prodotti/servizi, guardare al mondo dell’eCommerce sempre più in crescita, investire nella comunicazione per rafforzare il proprio brand, progettare azioni di web marketing efficaci per aumentare le vendite.
Ecco le misure contenute nel Decreto:
-
Stop alle scadenze fiscali del 16 marzo
Slittano tutti i pagamenti di tasse e contributi. L’appuntamento è rinviato a venerdì 20 marzo. Faranno eccezione, però, imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi. Per loro l’appuntamento alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail è rinviato al 31 maggio. Con pagamento in unica soluzione o comunque rateizzabile in 5 rate.
L’Agenzia delle Entrate ha inoltre sospeso le attività di accertamento e riscossione, fatta eccezione per le pratiche con termini di decadenza o prescrizione imminenti.
-
Cassa integrazione in deroga per tutte le aziende
Misura prevista anche per i settori e le imprese senza altri ammortizzatori sociali che hanno sospeso o ridotto l’attività. Verranno coperte anche le aziende con un solo dipendente, includendo i soci delle cooperative. Per le aziende da 5 a 50 dipendenti sarà potenziato il Fondo di integrazione salariale. Questi strumenti coprono l’80% della retribuzione.
-
Quarantena equiparata alla malattia
Per i lavoratori del settore privato viene equiparato il periodo vissuto in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, dovuto a Covid-19, ai periodi di malattia, ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento e detto periodo non è computabile ai fini del periodo di comporto.
-
Indennità di 600 euro (una tantum) per titolari di partita Iva
Per i liberi professionisti titolari di partita Iva (attiva alla data del 23 febbraio 2020) sarà erogata un’indennità pari a 600 euro. Tale sussidio è riconosciuto anche ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data. L’indennità è erogata dall’Inps.
-
Contributi congelati per lavoratori autonomi, professionisti e cococo
Sostegno anche per queste categorie con la sospensione dei contributi previdenziali.
-
Sostegno economico alle imprese
Fondo di garanzia per le Pmi, dotato di 1 miliardo in più, e garanzie statali a sostegno della moratoria delle banche alle imprese per 1,73 miliardi di euro oltre che un sostegno fiscale alla cessione dei crediti deteriorati.
-
Negozi e botteghe: credito imposta 60% su affitto
Credito d’imposta al 60% del canone di affitto di marzo per gli esercenti di attività d’impresa di negozi e botteghe al fine di contenere gli effetti negativi provocati dall’epidemia.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]