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Come creare video virali su Tik Tok

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1 Dicembre 2021

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Una ricerca ha decodificato la formula per creare video virali su Tik Tok

Catturare l’interesse del pubblico su Tik Tok è effettivamente una sfida. Su questo social media, infatti, l’obiettivo è ambizioso: realizzare un contenuto breve ma intenso, che in una manciata di secondi possa affascinare, colpire e diventare talmente tanto di presa da moltiplicare like, views e condivisioni. Impresa impossibile? Nient’affatto.

Secondo una ricerca di SemRush tutto si gioca su specifici hooks, ovvero ganci. Un hook è qualcosa che cattura l’attenzione del pubblico in maniera efficace, non solo mantenendo alta l’attenzione, ma anche dando modo di immedesimarsi e interagire.

È, in buona sostanza, qualcosa che aiuta a distinguersi e a interrompere il reiterarsi dello swipe up. Come? Muovendosi su specifici percorsi psicologici che accarezzano la curiosità, sfiorano l’emotività e danno la sensazione di far parte di una comunità.

Gli elementi chiave per avere successo su Tik Tok

Per stilare una lista degli elementi che permettono di creare un video virale su Tik Tok, SemRush ha analizzato 500 video estratti dalle tendenze del social network per mezzo di un account nuovo e di conseguenza non incentrato su alcun interesse specifico.

Il primo elemento di successo, apparso in maniera estremamente evidente, è la capacità di suscitare felicità: il 58% dei video virali fanno leva su questa emozione positiva piuttosto che su altre. È stato inoltre rilevato che nel 37% dei casi, i video virali contano sulla presenza di un’unica persona che “aggancia” l’attenzione degli utenti parlando nei primi tre secondi.

Attenzione però, perché la ricerca di SemRush sottolinea l’importanza della musica: “parlare” agli utenti, su Tik Tok, non significa infatti usare la propria voce. Al contrario, più della metà dei video virali si basa sulla musica, specialmente nei primi tre secondi.

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Ma non è tutto qui. Alcune tipologie di video virali hanno alla base una spinta importante, ovvero quella delle nicchie: hack, consigli di benessere, fitness e sport, per esempio, hanno ottime possibilità di affermarsi.

Infine, a dispetto di quanto si possa pensare, i balletti e in generale i video di danza vengono riprodotti più spesso ma sono anche tra i contenuti più effimeri, al punto da ricevere meno like e commenti.

La felicità e il focus su un’unica persona

La strategia di Tik Tok è quella di presentarsi a tutti gli effetti come uno spazio personale ed emotivo. Ciò ci riporta al primo elementi chiave per creare video di successo: stimolare la felicità. Ma andiamo per ordine: perché la felicità è l’emozione chiave per avere successo?

In termini scientifici, per merito della risposta dopaminergica che i creator riescono a provocare nei loro fan. Rendere felici gli utenti, anche solo per un momento, significa fare in modo che rilascino stress e tensioni e che, in qualche modo, trovino assuefacenti questi contenuti.

Al contrario, sentimenti come imbarazzo, paura, rabbia e tristezza avviano un percorso psicologico differente che induce a una sorta di repulsione e al desiderio di passare avanti, non andando oltre ai primi secondi del contenuto.

Emozioni su tiktok, semrush

Per fare in modo che la risposta dopaminergica si attivi, però, c’è bisogno del secondo elemento chiave: il focus su una sola persona, preferibilmente con un protagonista intento a parlare direttamente alla telecamera. Come analizzato da SemRush, ciò è essenziale perché permette di sviluppare relazioni più personali con i propri spettatori.

È anche per questo che una parte significativa dei contenuti più popolari vede i creator aprisi ai fan in maniera (apparentemente) senza filtri, trasparente. Ciò li rende più vicini, più emozionalmente abbordabili e, conseguentemente, più “degni” di essere seguiti.

La musica e l’importanza di seguire i trend

Se è vero che per creare contenuti virali su Tik Tok occorre mettersi in gioco e far leva sulle emozioni positive, stando alla ricerca di SemRush è altrettanto vero che a fare buona parte del lavoro (e a dar vita a ottimi hooks) concorre anche la musica. Non a caso, il 56% dei video virali non si basa sulle conversazioni dirette o sulle voci dei creator, ma su brani musicali che hanno avuto un certo numero di riproduzioni.

I brani più popolari sono quelli pop, seguiti da hip-hop e rap, ma a fare il bello e il cattivo tempo sono sempre e comunque i trend, che se cavalcati con cura possono portare a grandissimi risultati, specie se si tratta di balletti o di sfide.

In generale, comunque, i video che contengono principalmente musica tendono a essere maggiormente virali per una ragione semplice: hanno una resa acustica migliore. Ciò ha un impatto su tutte le metriche di coinvolgimento e a dimostrarlo è il fatto che i video con suoni originali (a parte rarissimi e spesso effimeri casi) sono quelli con la resa peggiore.

Parlare alle nicchie

Infine, ampia rilevanza va data alle nicchie e alla sensazione di sentirsi parte di una certa categoria. Parlare in maniera consapevole, preparata e al contempo umile dei propri hobbies è una delle chiavi per affermarsi.

Per capire la portata delle nicchie basta riflettere sul fatto che i feed degli utenti di Tik Tok cambiano in base alle loro preferenze personali. Riuscire a fare leva su una di queste preferenze significa riuscire a parlare con un ampio bacino di persone che, a loro volta, possono condividere e suggerire il contenuto.

account non verificati tiktok semrush

A dimostrare l’importanza di hobbies, nicchie e settori sono i numeri presi in esami da SemRush: sebbene una parte dei video virali delle varie categorie arrivi da profili verificati e affermati, la maggior parte (in totale l’83%) viene invece da account non verificati. Ciò dimostra che l’algoritmo di Tik Tok premia non in base ai numeri di follower ma in base alla pertinenza del video.

Infine, decisivi per la viralità sono anche gli hashtag, strettamente correlati alle nicchie. Proprio come accade su Instagram, gli hashtag su Tik Tok seguono delle logiche che non possono limitarsi all’inserimento dei classici #neiperte, #fyp o #trend. Al contrario, occorre usare (e dosare) quelli più vicini al contenuto e agli interessi che si intendono trasmettere.

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