Podcast, un nuovo strumento di content marketing
Facili da ascoltare in qualsiasi situazione, i podcast si sono ampiamente diffusi toccando ogni tipo di argomento. In modo inaspettatamente veloce, sono diventati una forma di media digitale popolare e semplice sia da creare che da “consumare”.
L’idea alla base dei podcast ricorda l’esperienza radiofonica. Conta infatti su una serie di episodi che vedono protagoniste una o più persone intente a condurre una conversazione, condividere racconti o riportare notizie. Ogni giorno ne vengono pubblicati (letteralmente) milioni, grazie al supporto di applicazioni popolari.
Va da sé, dunque, che i podcast stiano diventando sempre più uno strumento efficace e di presa per il content marketing: raccontare identità, idee e storie in maniera immediata e così facilmente fruibile è un plus che i grandi brand e gli esperti di comunicazione non hanno potuto, non possono e non potranno non tenere in considerazione.
I numeri del Podcast in Italia
Il fenomeno dei podcast è in crescita in ogni parte del mondo, Italia compresa. Stando a Ipsos Digital Audio Survey, ricerca di Ipsos che misura l’ascolto e la modalità di fruizione di tutte le forme di digital audio, nel corso del 2021 i podcast si sono confermati come un’occasione di grande interesse per il mondo dell’editoria, dell’intrattenimento e della comunicazione nella Penisola.
La percentuale di italiani che ascoltano regolarmente questi contenuti audio si attesta intorno al 31% (circa 9.3 milioni di persone, in crescita). Tocca, per altro, diverse generazioni: si va dagli adolescenti agli over 60. Anche se farne un uso più deciso sono gli under 35 (44% del totale), dunque, non si tratta di contenuti esclusivi per millennials o GenZ.
Il mezzo d’elezione per ascoltare i podcast nella penisola resta lo smartphone (usato dal 79% degli utenti), seguito dal computer (43%). È anche in aumento la percentuale di persone che ascoltano o scaricano i podcast mentre sono per strada (23%) o sui mezzi pubblici (19%), nonostante il luogo preferito per dedicarsi all’ascolto sia per lo più casa (81%).
Il dato più importante evidenziato dalla ricerca Ipsos, però, riguarda l’influenza di questo tipo di digital audio nel campo della comunicazione, delle strategie di marketing e dell’advertising. Se a produrre i podcast sono creator e influencer di spicco, infatti, il livello di engagement supera il 59%. Per di più, si rileva un vero e proprio processo di fidelizzazione che li trasforma in terreno fertile per la promozione dei brand.
Dove si ascoltano i Podcast
Se tutto ciò non bastasse a sottolineare quanto questi contenuti audio si stiano evolvendo e stiano velocemente virando verso un uso molto più strategico, basta dare un’occhiata alle grandi società che hanno dato (a tutti gli effetti) casa a questo tipo di contenuti: Spotify, Audible (Amazon) e Amazon Music, per iniziare.
Grandi imprese che hanno subito intercettato il potenziale immersivo del podcast e che sono state seguite a ruota da Apple, che non solo li ha integrati su iTunes, ma ha creato anche Apple Podcast (applicazione che viene fornita gratuitamente sui dispositivi iOS) e da Google, che ha fatto lo stesso con i suoi dispositivi Android rilasciando Google Podcast.
Sono, per altro, sempre in aumento le app gratuite che permettono di affinare le ricerche per mezzo di filtri o di specifiche indicazioni sulla resa audio (Overcast e Stitcher, per esempio). In più, sia su App Store che su Play Store si trovano delle applicazioni più mirate in termini di argomenti e contenuti.
Branded Podcast, la nuova frontiera del content marketing
Un pubblico in ascesa, un engagement (quasi) assicurato, un’esperienza immersiva e coinvolgente. Facendo la somma delle informazioni succitate, la nascita dei branded podcast non può che apparire come un prevedibile ampliamento (e completamento) del digital audio marketing.
Ciò che però occorre precisare è che, al di là di quanto già detto, i branded podcast sono uno strumento efficace per motivi psicologici. Hanno, infatti, la capacità di far leva su specifici attivatori emotivi e di avviare precisi processi mnemonici.
Una ricerca della BBC ha rivelato che un podcast brandizzato fatto contando interamente sull’intrattenimento e sul potere emozionale, coinvolge l’ascoltatore persino più di uno spot audiovisivo. Questo perché il podcast è, di base, un’esperienza più coinvolgente e intima.
Un’esperienza che diventa ancora più personale se il podcast viene realizzato pensando a un target specifico e se si riesce a puntare sul tono di voce più efficace. Più il contenuto audio sarà attinente alla storia, alle idee e ai clienti del marchio, più il messaggio resterà immerso nella mente del consumatore.
Il mercato del podcast advertising dunque, è una promessa più che una scommessa. E saranno sempre di più i brand che, con lungimiranza, entreranno nelle orecchie (e nelle preferenze) di un pubblico sempre più trasversale.