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Nostalgia Marketing: Oreo acquisisce l’ultimo negozio di Blockbuster per promuovere il ritorno dei Cakesters

Blockbuster
11 Gennaio 2022

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Oreo gioca sull’emozione per un’azione di marketing geniale

Gli esperti di marketing (e web marketing) lo sanno bene: un’operazione di advertising ben fatta deve essere curata su tutti i piani, compreso quello psicologico. E Oreo lo dimostra in pieno: per rilanciare i suoi Cakesters, infatti, ha deciso di puntare tutto sugli attivatori emotivi con un tuffo nel passato che non può certo lasciare indifferenti i fan del marchio.

Sì, perché per chi non lo sapesse i Cakesters sono la versione morbida (a mo’ di tortina, come dice il nome stesso) del famoso biscotto del brand, lanciata nel 2007. Nonostante fossero molto apprezzati, pochi anni dopo la messa in commercio Oreo ha deciso di puntare esclusivamente sui più famosi cookies, fermandone la produzione.

Cos’è cambiato? Che da allora i fan non si sono mai dati davvero pace e hanno richiesto il ritorno dei Cakesters anche sui social. Dunque, dopo più di una decade, l’azienda ha deciso di rilanciarli. E per annunciare il grande ritorno, ha fatto anche di più: ha acquisito l’ultima sede di Blockbuster operativa a Bend, nell’Oregon.

Oreo e Blockbuster: un esempio brillante di nostalgia marketing

Perché proprio Blockbuster? È presto detto: la catena di videonoleggio è uno dei più grandi simboli degli anni 2000. Oreo ha deciso di acquisire l’ultima sede funzionante per una trovata pubblicitaria che è riuscita a completare la sensazione di immersione nel passato che i Cakesters portano già con loro.

Ha, in sostanza, avviato una strategia di nostalgia marketing. In cosa consiste il nostalgia marketing? Semplicemente nell’illuminare con una luce felicemente malinconica qualcosa di vecchio per dare a chi guarda la sensazione di avere davanti la combinazione decisiva tra un passato perfetto e un futuro radioso.

Nel caso dei Cakesters Oreo, il risultato è stato davvero notevole. In primis, la sede di Blockbuster è stata temporaneamente “occupata” da Oreo, con il logo dei Cakesters in evidenza sopra un apposito tendone montato davanti al negozio.

Poi, sono stati affissi poster a tema Oreo Cakesters e, contestualmente, ai visitatori del negozio sono stati omaggiati degli snack in una confezione retrò in stile VHS per consentire ai fan di tornare indietro nel tempo.

La forza dell’innovazione che guarda al passato

Ogni mossa è stata, chiaramente, ben studiata. Il nostalgia marketing è una potente (e sempre più utilizzata) branca dell’emotional marketing, che fa leva sulla sensazione rassicurante che un passato noto (e positivo) ha sui consumatori.

In generale, questo è il momento migliore per sfruttarne gli effetti. In un contesto che spinge a confrontarsi con gli effetti della vita pandemica, il nostalgia marketing assume sempre più la forma di marketing esperienziale, che traspone i destinatari del messaggio in un contesto sì attuale, ma decisamente più felice.

E non è tutto qui, perché, come Oreo ha ben capito, il nostalgia marketing permette, per altro, di proporre ai consumatori prodotti innovativi pur dando loro un taglio retrò. Non a caso, infatti, i Cakesters arrivati sul mercato non sono solo quelli tradizionali: il brand ha approfittato del momento per lanciare anche una nuova versione con ripieno al burro d’arachidi.

In più, il nostalgia marketing funziona perfettamente anche sui social, tanto che l’intera operazione pubblicitaria è stata condivisa sui canali social di Oreo, con grandissimi risultati.

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