Il panorama video e televisivo è in continua evoluzione e con esso anche l’intero mondo della comunicazione. Media owner, inserzionisti e agenzie devono costantemente monitorare i cambiamenti in atto, in modo da poter creare delle nuove opportunità, partendo proprio dalla comprensione dei comportamenti delle audience. Ciò che è innegabile è che oggi, più che mai, la comunicazione passa dal web.
Capire ed esplorare le nuove tendenze che ridefiniscono il panorama della visione è lo scopo del nuovo report di Kantar, The Future Viewing Experience. Il report offre una nuova e obiettiva valutazione di dove si stanno dirigendo TV e video, rivelando alcuni interessanti tendenze e comportamenti.
Lo streaming passa dalle Smart TV
Una prima tendenza interessante che emerge dal report è che le Smart TV sono diventati i principali mezzi di fruizione dei servizi di streaming. Non gli smartphone, dunque, ma device in grado di offrire un’esperienza visiva migliore grazie a schermi più grandi e di qualità.
Ma se non tutti posseggono una Smart TV, si ovvia al problema utilizzando i connected tv, dispositivi che consentono a qualsiasi tv di connettersi ad internet. La battaglia è dunque aperta: da Chromecast di Google a Fire TV Stick di Amazon, negli ultimi anni si è assistito ad un esponenziale aumento di questi dispositivi lanciati sul mercato.
Il locale diventa globale
L’audience che fruisce dei contenuti in streaming è giovane e curiosa. Vuole conoscere diverse culture e lo fa attraverso contenuti multimediali locali da fruire attraverso i sottotitoli. Si inaugura così una nuova era in cui i contenuti locali possono diventare globali. Basti pensare al successo mondiale della serie Squid Game, una produzione coreana targata Netflix. La serie è stata vista da ben 111 milioni di spettatori nel mondo, diventando la prima serie in lingua non inglese a raggiungere la prima posizione nella classifica dei titoli più visti in 90 nazioni.
Pieno controllo della supply chain
Secondo il report, l’obiettivo dei media owner nel prossimo futuro sembra quello di controllare l’intera supply chain, dalla produzione di contenuti alla loro diffusione in casa, secondo un’ottica di integrazione verticale. Il rischio, però potrebbe essere quello di limitare i contenuti disponibili.
Evoluzione dei media tra Svod e Avod
Le cosiddette Broadband TV, ossia la Tv trasmessa via Internet, stanno sostituendo sempre di più le Pay Tv tradizionali. Cambiano così le regole su come vengono fruiti i contenuti. Le principali differenze passano tra i servizi Svod e i servizi Avod. I primi sono i servizi su abbonamento con canone periodico come Netflix, Amazon Prime Video e Now TV; i secondi, invece, sono servizi gratuiti come i portali web dei broadcaster dove è possibile guardare gratuitamente film e serie TV già andate in onda, come RaiPlay e Mediaset Play.
Dal report di Kantar è emerso che il mercato dei video sta entrando in una nuova era caratterizzata da modelli ibridi, con molti servizi Svod e Avod sia “ad-free” che “ad-supported”. Si prefigge, quindi, un panorama pubblicitario dove coloro che potranno permettersi ambienti ad-free diventeranno sempre più difficili da raggiungere. In questo caso, le aziende sono costrette a rivedere le loro strategie di comunicazione e pensare a un nuovo modo di fare pubblicità.
Verso una maggiore “addressability”
Internet si sta affermando al di fuori dell’online, arrivando anche all’interno dei media più tradizionali, come abbiamo visto nel caso di Smart Tv e connected Tv. Allo stesso modo, anche la pubblicità online sta facendo dei balzi in avanti, come nel caso dell’Addressable TV advertising. Si tratta di annunci pubblicitari fruiti attraverso televisori connessi alla rete; ciò permette di offrire spot personalizzati ad un gruppo di utenti televisivi targettizzati. Un po’ come succede per le pubblicità sui social media.
Tuttavia, i progressi verso una vera e propria “addressability” sono stati più lenti del previsto. Ciò che emerge dal report di Kantar, però, fa ben sperare: le Smart TV sono il mezzo attraverso cui far progredire l’addressability, facilitando nuove forme di pubblicità.
In questo scenario, dove i media sono in constante evoluzione, non sorprende il declino della Tv tradizionale. Il calo degli ascolti tv evidenzia la tendenza degli spettatori ad allontanarsi da questo mezzo a favore di altri metodi di fruizione, quali lo streaming – anche sui social media come Twitch -. Proprio la repentina evoluzione dei media spinge le aziende a ridefinire i loro di piani di comunicazione tenendo conto dei cambiamenti nei comportamenti dei consumatori.