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LinkedIn, i consigli per contenuti di successo

6 Luglio 2023

Indice dei contenuti

Le best practices per ottenere risultati su LinkedIn

Chiunque viva, si muova, lavori e abbia voglia di apprendere e formarsi nel mondo della comunicazione, lo sa già: LinkedIn è molto più di un semplice social network per offrire e trovare lavoro. È una piattaforma in evoluzione, sempre più diversificata, che si pone anche come vetrina per gli addetti ai lavori.

Per questa ragione, agenzie di comunicazione, freelance e professionisti cercano di conoscere sempre di più i suoi segreti per ottenere maggiore copertura, risultati sempre più soddisfacenti e prestazioni massimizzate. E se da una parte è vero che non esistono formule magiche, dall’altra parte non si può negare l’esistenza di consigli e best practices utilissimi da adottare.

La ricerca svolta dal CIN

A elencare una serie di ottimi consigli è stato, recentemente, il Creativity and Innovation Network, un collettivo di esperti di social media marketing, comunicazione e web marketing con sede a Parigi.

Il CIN si è basato sulla ricerca relativa alle performance dei post condotta l’anno scorso dall’esperto di LinkedIn Richard Van Der Blom e, nel periodo intercorrente fra febbraio e aprile 2023, ha svolto analisi e comparazioni su oltre 2000 post.

La situazione globale e i contenuti perfetti

Secondo quanto riscontrato dal CIN, LinkedIn sta attualmente continuando a battere i record per il coinvolgimento in-stream e sta registrando migliaia di iscrizioni ogni giorno (solo nel 2022 ha superato gli 80 milioni di nuovi membri). Questi nuovi ingressi aumentano sia gli utenti attivi che quelli passivi, ampliando gli spunti di conversazione e dando spazio a maggiori nicchie.

Ciò premia il confronto diretto: l’unico vero cambiamento apprezzabile rispetto agli scorsi anni riguarda infatti la diminuizione dei sondaggi, che stanno calando in favore di conversazioni costruttive e formative. Ma come si fa a brillare e promuoversi? A rispondere è sempre CIN, che ha anche realizzato un’ottima infografica (che riportiamo di seguito).

Infografica sulle best practices per Linkedin
Infografica del Cin. Fonte: Dominique Hoppe – Cin/Linkedin

Frequenza e orari di pubblicazione

Nella sua infografica, il CIN parte da due elementi molto importanti: frequenza e orari di pubblicazioni. In base alle ricerche svolte sui post presi in esame, i più performanti erano quelli inquadrati in un canale/pagina che prevedeva la pubblicazione di non più di 1-3 contenuti settimanali, curati e non casuali.

Gli orari migliori sono mattutini durante la settimana e si spingono verso la tarda mattinata/il primo pomeriggio durante il weekend. Il CIN spiega anche che il potere dell’engagement è alto nei primi 90 minuti dopo la pubblicazione, dopodiché il “potere” del contenuto scemerà.

Modalità Creator, formati degli allegati e hashtag

Un’altra best practice, secondo la ricerca del CIN, è pubblicare sempre con la modalità creator. I contenuti nati da questo tipo di account, infatti, vengono premiati dall’algoritmo di Linkedin (le reach aumentano dal 15 al 25%).

Un’ulteriore spinta dei post è da attribuirsi agli allegati e una copertura molto più ampia è stata registrata nei contenuti comprendenti un file .pdf. Attenzione anche agli hashtag: il numero ideale va da 1 a 6, ma secondo Dominique Hoppe, ricercatore del CIN che ha pubblicato l’infografica sul suo profilo Linkedin, è meglio non superare i tre.

Le sei “main recommendation”

Non è tutto qui: l’infografica del CIN dà spazio anche a sei raccomandazioni speciali, sei consigli che in base alle analisi svolte racchiudono la chiave del successo su LinkedIn. Si tratta di:

  • Non menzionare più di 15 account per post;
  • Non usare mai più di 10 emoji per post (e non più di 4 per riga);
  • Scrivere un testo compreso tra 1200 e 1800 caratteri;
  • Rispondere ai commenti entro le prime dodici ore;
  • Non perdere di vista il post nei primi 90 minuti, in modo tale da rispondere a ogni tipo di interazione;
  • Non modificare il post nei primi 10 minuti dopo la pubblicazione.

Per capire se funziona, non resta che provare!

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