Il blog come strumento di comunicazione aziendale
“Sì, voglio il blog sul mio nuovo sito. Ma poi cosa devo scrivere sul blog?”
Se questa domanda ha fatto capolino anche tra i tuoi dubbi, non preoccuparti: sei in una compagnia.
Il blog è la prima causa universale di sindrome da foglio bianco.
Frequentato da copywriter e content writer, ma anche da chi si occupa del marketing nell’impresa, spesso e volentieri il blog è percepito come un impegno gravoso, quasi estenuante, lasciato lì a poltrire in attesa dell’illuminazione, dell’articolo geniale che genererà migliaia di contatti al mese.
Purtroppo no, non funziona così. Il blog fa parte di una strategia di marketing e, in quanto tale, prima di scrivere bisogna capire cosa inserire nel blog, quali contenuti per il blog abbiano una certa rilevanza e, infine, bisogna conoscere le tecniche della SEO per ottimizzare al meglio ogni articolo.
E tutto questo va fatto prima ancora di aprire un nuovo file e scrivere.
In questo articolo vedremo proprio cosa scrivere nel blog, dove trovare argomenti per il blog e come strutturare una strategia editoriale per blog aziendale.
Queste regole sono valide per tutti i settori, per ogni tipologia di blog.
Contenuti per blog: la ricerca
Prima di scrivere, bisogna sapere cosa scrivere.
E “cosa scrivere nel blog” non riguarda solo gli argomenti.
L’azione preliminaria è per gran parte fondata sulla ricerca. Anzi, su due tipi di ricerche:
- ricerca dei contenuti;
- ricerche SEO.
Lasciamo per ora in sospeso la ricerca dei contenuti, di cui ci occuperemo tra qualche paragrafo, e concentriamoci sulla SEO, ossia sull’ottimizzazione dell’articolo per i motori di ricerca.
Grazie alle regole della SEO, abbiamo la possibilità di posizionare organicamente un articolo affinché le persone che stanno attivamente cercando un’informazione trovino proprio il nostro sito e il nostro articolo.
La SEO è importante non solo per questo, ma anche perché attraverso le ricerche sui portali dedicati alla SEO (Seozoom, Semrush, l’italiano Seo Tester Online, Ubersuggest e altri) è possibile capire cosa stanno attivamente cercando le persone, quali sono gli argomenti più interessanti per loro, quali le domande e i collegamenti più apprezzati.
In altre parole, la SEO è uno strumento che serve anche a conoscere meglio il target.
E non è un fattore secondario: stiamo scrivendo per il nostro target. Con il blog andiamo a riempire dei vuoti, delle informazioni mancanti che al nostro target interessano attivamente.
Il blog è il miglior mezzo per gestire la domanda consapevole. Oltre al fatto che un blog ricco di contenuti interessanti aumenta l’autorevolezza dell’azienda, posizionandosi nella mente delle persone come un leader, un “distributore di saggezza” rispetto all’argomento che tratta.
Cosa scrivere in un blog?
Una volta conosciuto il tuo target e definiti quali sono gli argomenti di suo interesse, si può passare a progettare un piano editoriale, ossia uno schema contenente gli argomenti divisi per tipologia.
Il piano editoriale è il frutto della strategia editoriale, e si ottiene proprio dall’incrocio di tutte le ricerche preliminari effettuate.
Per fare un esempio, uno studio dentistico può inserire nel suo blog informazioni sulla cura dentale e sulle terapie eseguite ogni giorno, per rendere noti ai potenziali pazienti le attività dei professionisti che lì lavorano.
Le categorie di contenuti si potrebbero dividere in:
- trattamenti dello studio per la cura delle gengive;
- trattamenti dello studio per la cura dei denti;
- tecniche e macchinari innovativi;
- news dal mondo dell’odontoiatria;
- consigli per la cura dei denti a casa;
- news relative allo studio medico;
- eventi a cui lo studio partecipa, quali convegni, giornate di formazione
e così via.
Dove trovare contenuti per blog?
Non è semplice superare la crisi del foglio bianco.
Spesso si apre una nuova pagina del blog e non si ha la minima idea di come riempirla.
Se utilizzi uno schema come il precedente, sarà più facile progettare un piano editoriale e di conseguenza trovare argomenti che si integrino perfettamente alla tua strategia.
A livello di contenuti, puoi sempre contare sull’ascolto del tuo target per intercettare le loro domande e prenderne spunto per gli articoli del tuo blog.
È importante conoscere dove il tuo target parla. Dove si esprime, dove, soprattutto su internet, rivolge la sua attenzione per cercare risposte.
Di strumenti del genere ne esistono diversi, come Google Trend, che evidenzia gli argomenti di interesse in un periodo preciso partendo da una macrocategoria, o le piattaforme per lo studio della SEO, che come abbiamo detto poc’anzi offrono una buona panoramica sulle ricerche attive degli utenti.
Ma non solo. Ecco qualche trucchetto per metterti all’ascolto dei tuoi clienti:
- sfrutta le domande rivolte al servizio clienti. Molto spesso il servizio clienti raccoglie tante domande pre e post vendita, in particolare per chi cura un e-commerce. Lo stesso principio si applica, però, ai clienti veri e reali: ogni domanda che pongono è un potenziale interesse che riguarda non solo loro, ma anche altri clienti;
- forum e gruppi Facebook. Entra a far parte delle loro conversazioni online o spia segretamente i loro dubbi nei luoghi di aggregazione del nuovo millennio. Sono tutti online a fare domande, e quelle domande possono diventare spunto per rispondere con la tua professionalità attraverso nuovi articoli;
- Answer the Public. Questo meraviglioso strumento, disponibile in più lingue, consente di trovare le domande più frequenti poste dagli utenti a partire da una o più parole chiave. È utile per creare un titolo preciso, ma anche sottotitoli correlati all’interno dell’articolo.
- “Le persone hanno chiesto anche…”: funzionalità simile alla precedente, ma in chiaro e disponibile per tutti su Google: quando un utente compie una ricerca precisa, sulla pagina dei risultati Google appare un box dal titolo “Le persone hanno chiesto anche…”. Qui sono riportate domande più specifiche in merito all’argomento ricercato, e le risposte sono estrapolate da contenuti linkati nella SERP (l’insieme dei risultati di ricerca).
Le fonti per il blog possono continuare, ma come vedi sono tutte accomunate da un fattore: partono dal destinatario della comunicazione, dai clienti o dai potenziali clienti che richiedono a te un’informazione.
Ricordalo per la prossima volta che dovrai impostare un piano editoriale per blog!