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Google penalizza i siti non ottimizzati per smartphone o tablet: cambiare o sparire

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22 Aprile 2015

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Con il nuovo algoritmo le aziende sono chiamate ad aggiornare il proprio sito

[/vc_column_text][vc_single_image image=”7878″ img_size=”full”][vc_column_text]Era stata già annunciata a febbraio la novità che a partire da oggi rivoluzionerà le strategie Seo. Infatti Google premierà, attraverso il suo nuovo algoritmo, i siti “mobile friendly” cioè concepiti e realizzati per dispositivi mobili quali smartphone o tablet.

Questo determinerà che i siti realizzati secondo la modalità responsive saliranno in alto nei risultati di ricerca. Saranno dolori invece per gli altri siti non ottimizzati che saranno declassati da Google. Ad esempio saranno “colpiti” quei siti con caratteri troppo piccoli da leggere o più lenti nel caricamento delle pagine. Google giustifica questa scelta radicale per aiutare gli utenti a trovare più contenuti interessanti e di qualità, ottimizzati per una visualizzazione anche su smartphone o tablet.

Era una mossa nell’aria visto l’incredibile incremento del traffico online attraverso i dispositivi mobili. Secondo i dati comScore la percentuale di quanti si collegano da smartphone o tablet è arrivata al 60% e si prevede che entro il 2020 giungerà al 70%.

La scelta è anche legata al cambiamento nell’accesso al web certificato da più studi: quasi il 60% del traffico online – secondo dati comScore – arriva dai dispositivi mobili, percentuale destinata a sfiorare il 70% nel 2020. Quello che si sta consumando è quasi un passaggio di testimone, largamente annunciato.

Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano il 2014 del commercio elettronico si è chiuso con un miliardo di euro di vendite tramite smartphone, mentre nel 2015 si prevede una ulteriore crescita del 68%. E si prevede che nel 2015 gli acquisti effettuati tramite smartphone e tablet raggiungeranno il 25% del totale eCommerce.

Gran parte dei siti italiani sono tutto tranne che “mobile friendly”. Oggi più che mai le aziende devono rinnovare i propri siti altrimenti sono destinati a sparire dal principale motore di ricerca.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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