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Identità, Storytelling e influencer per conquistare la Generazione Z

generazione z
25 Febbraio 2019

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La ricerca di Havas Media e ZooCom evidenzia i fattori che legano i nativi digitali ai brand

Riuscire a capire quali brand conquistano la generazione Z, ovvero la generazione dei nativi digitali, può essere davvero arduo. In questa impresa si sono cimentate due società di comunicazione web: Havas Media e ZooCom.

Per comprendere cosa colpisce i post-millenials, le due società hanno cercato di capire ciò che può scatenare la “scintilla” dell’interesse. E hanno stabilito che a farlo sono tre fattori: l’identità, lo storytelling e gli influencer.

Per attecchire sulla generazione Z una buona strategia di digital marketing deve contare su contenuti efficaci e distintivi. Che per di più devono essere veicolati da punti di riferimento affidabili.

L’indagine si è svolta in Italia, su 12 focus group composti da 72 ragazzi nati dal 1997 al 2010. L’obiettivo era comprendere quali devono essere gli obiettivi di comunicazione di chi si rivolge all’iGen.

Le due società si sono concentrate, in particolare, su quei brand che hanno fatto breccia nell’immaginario post-millenials. La domanda centrale a cui ha risposto la ricerca, però, non è “quali” siano i brand più seguiti dalla generazione Z ma “come” hanno fatto a diventarlo.

Abbigliamento, sport, spettacolo, alimentazione: le categorie sono migliaia. Ma hanno in comune un’identità del brand che coinvolge perché non solo si distingue in modo chiaro dai competitors, ma scatena l’ammirazione dei giovani, diventando fonte d’ispirazione.

Si tratta di brand che hanno basato la propria strategia di social media marketing sull’effetto incanto. Un effetto scatenato da uno storytelling di successo, che racconta il marchio in maniera adeguata.

Non si tratta solo di usare il linguaggio della generazione Z, che è una vera e propria lingua separata. Per colpire i nativi digitali bisogna fare leva sulla sorpresa e sull’effetto “wow”. Facendo però attenzione a non discostarsi troppo dall’identità del prodotto.

Per quanto riguarda i social, il canale principale è Instagram, anche e soprattutto perché si tratta della piazza principale degli influencer, che si propongono come modelli comportamentali e pratici.

L’influencer marketing è imprescindibile per comunicare con la generazione Z, ma va utilizzato con criterio. Il rapporto dei nativi digitali con i propri idoli digitali è interattivo.

Tutta l’iGen condanna la pubblicità troppo esplicita e pretende una replica ai commenti, come se la web-star fosse un’amica: non più importante di un qualsiasi altro amico virtuale.

In conclusione, per conquistare la Generazione Z un brand deve sapersi raccontare. E deve conoscere ciò che è di tendenza, sfruttandolo a proprio vantaggio senza sacrificare la propria unicità.

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