La ricerca “Beyond Visual Attention” di Omnicom Media Group offre degli spunti importanti per le aziende che investono in pubblicità.
Una ricerca indica l’efficacia della pubblicità al cinema
Il cinema non è solo un luogo per godersi un buon film, ma è anche uno spazio ideale per coinvolgere il pubblico attraverso contenuti pubblicitari dei brand. Grazie alla sua capacità di mantenere alta l’attenzione degli spettatori, è un ambiente perfetto per raccontare storie più lunghe e articolate, creando un impatto maggiore rispetto ad altri media. Questo è quanto emerge dalla ricerca “Beyond Visual Attention: quando la comunicazione incontra il grande schermo”, condotta da Omnicom Media Group e presentata durante un evento promosso da FCP – Federazione Concessionarie Pubblicità, di cui fanno parte DCA, Movie Media e Rai Pubblicità.
Nel panorama mediatico attuale, dove siamo esposti a più di 33.000 messaggi pubblicitari ogni giorno, la capacità di catturare l’attenzione rappresenta un elemento cruciale per il successo delle campagne pubblicitarie. In collaborazione con la società tecnologica K2, Omnicom Media Group ha condotto una ricerca utilizzando un sistema di monitoraggio oculare del pubblico in sala, sfruttando telecamere a infrarossi per analizzare l’attenzione degli spettatori durante 95 proiezioni cinematografiche.
Il cinema batte altri media in termini di attenzione
Dalla ricerca emerge che l’attenzione visiva media degli spettatori al cinema è pari al 90%, un valore che pone questo mezzo al pari, se non al di sopra, di altri canali come la televisione e i dispositivi mobili. In particolare, la pubblicità al cinema registra un indice di attenzione media dell’87%, con una durata media di 26 secondi. Per fare un confronto, la televisione ottiene un livello di attenzione del 52%, con una durata media di appena 10 secondi. Piattaforme digitali come TikTok raggiungono sì il 90% di attenzione, ma questa si mantiene per soli 3 secondi. Il cinema si distingue quindi come un ambiente capace di offrire un coinvolgimento pubblicitario più profondo e prolungato. Inoltre, è interessante notare che circa il 50% degli spettatori entra in sala con largo anticipo, già al 2° minuto dei contenuti pre-show, offrendo una finestra di opportunità unica per la trasmissione dei messaggi pubblicitari.
Secondo Marco Girelli, CEO di Omnicom Media Group, “il cinema offre un contesto privilegiato per le campagne pubblicitarie, capace di valorizzare la concentrazione del pubblico”. Le parole di Girelli evidenziano l’importanza del cinema come mezzo di comunicazione in grado di sfruttare al massimo il focus degli spettatori, spesso distratti e sollecitati da molteplici input in altri contesti.
Fabio Poli, Amministratore Delegato di Movie Media, ha inoltre sottolineato l’aumento delle presenze in sala nel 2024, un risultato raggiunto grazie a una programmazione più variegata e attrattiva per un pubblico ampio e diversificato.
Francesco Barbarani, Direttore Digital & Experience di Rai Pubblicità, ha evidenziato come il cinema abbia visto un notevole incremento della spesa pubblicitaria. “Abbiamo analizzato l’anno mobile da luglio 2023 a giugno 2024, partendo dal successo del film Barbie che ha rappresentato un punto di svolta in termini di pubblico. Ne è emerso un incremento degli investimenti pubblicitari del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi risultati testimoniano il ritorno del cinema nelle strategie di pianificazione dei brand, con un aumento del 9% delle aziende presenti rispetto al 2023. La combinazione tra film di grande interesse e il restyling delle sale cinematografiche, che oggi offrono esperienze di fruizione uniche e di alto livello, ha contribuito a riportare il pubblico al cinema”, ha dichiarato Barbarani.
Il cinema, quindi, si conferma non solo come luogo di intrattenimento, ma anche come una piattaforma di comunicazione di alto valore per i brand che desiderano catturare e mantenere alta l’attenzione del proprio pubblico, un elemento cruciale nell’attuale contesto mediatico sovraccarico di stimoli.