La pubblicità al più grande evento mediatico in Italia
A partire da martedì 1 fino a sabato 5 febbraio, il Teatro Ariston ospiterà come di consueto, il 72esimo Festival della Canzone italiana, anche quest’anno con direttore artistico Amadeus.
Finalmente in questa occasione farà il suo ritorno a grande richiesta il pubblico, dopo l’assenza dell’anno scorso in seguito restrizioni covid, rendendo indubbiamente l’atmosfera molto più calorosa.
In questa edizione la categoria dei Big comprenderà la partecipazione di concorrenti appartenenti a diverse fasce d’età alternando la presenza di capisaldi della musica italiana come Massimo Ranieri e Gianni Morandi a new entry del panorama musicale quali ad esempio Sangiovanni e Blanco che sarà in coppia con il vincitore del 69esimo Festival della canzone italiana, Mahmood.
Inoltre, immancabile sarà la presenza di svariati eventi e palchi che faranno da cornice alle serate di Sanremo, contesti imprescindibili per fomentare gli animi degli spettatori e prepararli al vero e proprio show che inizierà martedì primo febbraio.
Da sempre, il Festival di Sanremo è ritenuto un vero e proprio evento nazionale, il palcoscenico televisivo più celebre d’ Italia, una vetrina che a livello mediatico fa gola a parecchi brand inclini a litigarsi i suoi spazi pubblicitari; e proprio dal punto di vista pubblicitario la grande novità di quest’anno è la rinuncia da parte di Tim al suo ruolo di sponsor unico del Festival mettendo fine ad un deal che durava ormai da 5 anni, 4 dei quali da sponsor esclusivo. C’è da dire che da poco tempo, Tim è stata soggetta a diversi cambiamenti a livello di management; già da settembre, infatti, la direzione del band strategy media e multimedia entertainement non è più affidata a Luca Josi, artefice delle passate campagne pubblicitarie del brand. Tra l’altro, in precedenza la partnership tra Tim e il festival di Sanremo era costata circa 8,5 miliardi.
L’ammontare delle considerevoli spese del festival come sappiamo è sostenuto grazie alla pubblicità e agli sponsor che quest’anno, in seguito alla ritirata di Tim, non vedono l’ora di esporsi. Ed è proprio Sanremo a garantire ingenti guadagni ogni anno alla Rai, favorendo in questa maniera la sovvenzione di ulteriori attività della tv pubblica.
Il capitale messo a disposizione serve a sostenere quindi spese come il cachet degli ospiti, la scenografia e gli ingaggi, insomma tutti quegli aspetti che fanno parte dell’organizzazione del festival di Sanremo e che contribuiscono al suo successo. Già a partire dal 2020 venivano stabiliti alcuni record per quanto concerne gli ascolti invogliando gli investitori a scommettere sul palinsesto Rai. L’anno successivo, nel 2021, nonostante le svariate restrizioni, il ricavato delle inserzioni è stato comunque notevole, a discapito questa volta degli ascolti tv.
Il costo degli spazi pubblicitari a Sanremo 2022
Ad ogni modo, gli spazi pubblicitari della Rai continuano ad essere super ricercati, non a caso già nel 2021 la pubblicità del festival aveva fatturato 38 milioni di euro con un incremento rispetto al 2020 di circa un milione di euro. La stessa Rai pubblicità quest’anno ha preannunciato un rincaro tariffario del 15% motivato dal carattere multicanale dell’occasione, stanno infatti incrementandosi i traffici della piattaforma online di streaming Rayplay e del canale Youtube della Rai. È stata fornita una copertura dal punto di vista pubblicitario sugli eventi che gravitano intorno al festival, questo sia per merito dell’edizione giornaliera del TG1 sia per la pianificazione strategica di spot pubblicitari tra una scena e l’altra dei film in programmazione. Ma analizzando in un’ottica prettamente pubblicitaria il festival di Sanremo, questo si presenta effettivamente come un importantissimo palcoscenico non soltanto per i cantanti in gara ma anche per tutti gli sponsor che hanno investito nella Kermesse.
Di seguito riporteremo le stime relative alle spese di uno spot pubblicitario mandato in onda durante una delle puntate del 72esimo Festival di Sanremo. per quanto riguarda Sanremo 2022 la previsione è decisamente ottimista dato che si presuppone un aumento di circa il 10% degli ascolti rispetto all’edizione passata, mirando così ad aumentare l’aspetto pubblicitario che già nel 2021 aveva raggiunto i 38 milioni di euro.
Riscontreremo però una diminuzione di break nelle prime serate e questo in seguito alla nuova legge relativa agli affollamenti della pubblicità che diminuisce i secondi previsti per ogni spot mandato in onda dalla Rai nell’intervallo di tempo tra le 18.00 e le 24.00.
Pensare che nel 2020 uno spot pubblicitario trasmesso su Rai 1 di circa 30 secondi in relazione alla fascia d’orario e alla giornata in cui viene trasmesso, aveva un costo che oscillava tra i 25 mila e il 414 mila; secondo questa logica la cifra aumenterà se verrà messo in onda l’ultima serata del Festival in cui i prezzi delle fasce orarie subiscono un notevole aumento rispetto a quelli delle prime serate.
Nell’edizione del 2022 di Sanremo, ogni spot da 30 secondi presenterà un costo che oscilla tra i 97.190€ e i 471.218€ proprio a causa del rincaro annunciato dalla Rai. Tuttavia i dati della scorsa edizione di Sanremo, hanno previsto una audience media break di 8’587’000 con un ascolto medio di 8’305’000, con in più un numero esponenziale di single time viewers tra i giovani, di quasi 37’200’000 e più di 72 milioni rispettivamente per diretta TV e per i webcontent. Per il traffico web invece si parla di una cifra che si aggira intorno ai 27’000€ con un pacchetto di 900mila impression su Youtube, su Rai Play invece 30’000€ per un pacchetto di 600mila impression diversificando tantissimo la proposta digitale della pubblicità.
L’intervallo di tempo dedicato allo spot pubblicitario della diretta televisiva prevede, al contrario, delle dinamiche molto più inflessibili proprio come alcuni pacchetti sul posizionamento di canali come Rai Premium e Rai 1 sempre con cifre che dipendono dall’orario in cui vengono trasmessi o dalla tipologia dei contenuti. Parliamo di cifre che spaziano dai 229’500 € ai 430’300 € per un billboard 4”+4”per un fuori break 30” dai 304’447 € ai 2’007’070 € e di 526’950 € per un product placement, per una telepromozione e per uno spot 15” nel corso di Sanremo Goodbye invece, la cifra sarà di 55’000 €.
Ad ogni modo, ormai manca davvero pochissimo alla prima serata del 72esimo Festival di Sanremo, tutto è pronto; spetterà al pubblico decidere le sorti sia degli artisti in gara sia degli ascolti; una cosa è certa, ogni brand che ha deciso di mettere in mostra sé stesso in questa speciale occasione attende con palpitazione l’appuntamento di martedì primo febbraio. Non ci resta che attendere trepidanti l’imminente edizione del Festival di Sanremo per poter analizzare i riscontri di quest’anno anche dal punto di vista pubblicitario.