Vendita online? Marketplace ed eCommerce
Quando si valuta l’apertura di una attività per la vendita sul web, spesso non si hanno le idee troppo chiare. Una delle domande più frequenti è infatti se sia preferibile avere un sito eCommerce piuttosto che far parte di un marketplace. Certamente è necessario capire quale sia la motivazione per il quale si debba avviare una attività di vendita online, ma vediamo più nel dettaglio qualche considerazione al riguardo e quale siano le principali differenze tra le due realtà digitali.
Cosa è il Commercio Elettronico
Il commercio elettronico è l’attività che mette in contatto commercianti e acquirenti tramite il web. A tutti gli effetti l’acquisto di beni e/o servizi vengono effettuati attraverso un negozio online, una app mobile e tramite altri canali di vendita come social network, marketplace, o altre specifiche piattaforme. Secondo Netcomm il fatturato eCommerce B2C in Italia sta crescendo di anno in anno e già solo nel 2020 ha raggiunto un valore totale di 32,4 miliardi di euro, con una crescita del 3,4% sul 2019, valore che è destinato ad aumentare ancora di più secondo le previsioni degli esperti.
I vantaggi del commercio elettronico
Lato utente, l’acquisto può essere fatto con enorme semplicità, in appena pochissimi click. Senza contare poi le consegne sempre più rapide, sicure e automatizzate. Le varie tipologie per i sistemi di pagamento consentono una ampia scelta sulla metodologia ritenuta più comoda e sicura per l’acquirente. Acquistare online è molto comodo: in qualsiasi momento della giornata è possibile consultare il negozio virtuale e valutare i prossimi acquisti, cosa che vuol dire soprattutto flessibilità dei tempi personali, zero code alla cassa, nessun parcheggio.
Dal suo canto anche il venditore ha un negozio con molti benefici rispetto ad un negozio fisico:
- Avere un negozio sempre aperto invece che aprire e chiudere ad orari e giorni prestabiliti;
- Mantenere i soli costi dei magazzini, invece che degli interi punti vendita;
- Possibilità di avere più liberta senza dover garantire la propria presenza fisica in sede;
- Non dover sostenere le spese e i costi per un personale specializzato alla gestione di tutto il negozio reale.
Senza poi contare il fatto che un negozio online non ha limiti di spazio: potreste trovare migliaia di ricevute di avvenuto acquisto dalla sera alla mattina, proprio perché proprio grazie ad una vostra speciale promozione avete permesso ad un flusso enorme di clienti di entrare nel vostro eShop contemporaneamente.
Cosa sono i siti eCommerce
I siti di eCommerce sono a tutti gli effetti negozi digitali, dove è possibile vendere i propri prodotti online. Generalmente con questo termine si fa riferimento ad un unico store sotto una stessa insegna, che può vendere una medesima tipologia di prodotti e brand. Ma non è una regola fissa chiaramente.
In tutti gli eCommerce il venditore gestisce il rapporto con gli acquirenti in maniera diretta, gestendo tutte le fasi della vendita attraverso la piattaforma scelta per il commercio elettronico.
Cosa sono i marketplace
I marketplace li possiamo immaginare come aggregatori di prodotti provenienti da più categorie merceologiche, quasi come centri commerciali digitali, dove più venditori possono offrire le proprie merci contemporaneamente, attraverso singole pagine dedicate. Non un rapporto diretto tra venditore e acquirente, ma una intermediazione per la vendita di beni o servizi fatta dal marketplace. Esempi assolutamente virtuosi di questo sono Amazon o eBay, la cui popolarità li rende giganti mondiali di commercio online e di vendite sul web.
Le differenze tra eCommerce e Marketplace
Una immediata differenza, come già anticipato, risiede nella dimensione del commercio: orizzontale quello del sito eCommerce, verticale quello del marketplace. Ma se valutiamo nel dettaglio possiamo rintracciare molte altre differenze, come qui di seguito indichiamo.
Property Digitale e personalizzazione
Un eCommerce è di proprietà dell’azienda, tutti i contenuti, gli articoli e i prodotti caricati appartengono al proprietario del negozio online. Questa è la più importante differenza. Appoggiarsi a strutture terze, come per l’appunto i marketplace, non permette di avere certezze sulla presenza futura. Tutti gli store e i contenuti presenti all’interno dei marketplace appartengono a questi ultimi, che possono anche decidere della sorte dei venditori. Se un marketplace, di fatto, decidesse di cessare la propria attività, inderogabilmente toccherebbe la stessa sorte ai venditori presenti che, in un attimo, non avrebbero più il loro store, la loro visibilità, quindi anche il personale guadagno.
Un eCommerce inoltre, essendo un negozio di proprietà dell’azienda, può essere gestito in piena autonomia e con margini di guadagno molto alti.
L’eCommerce permette anche una massima elasticità e personalizzazione secondo specifiche esigenze: dalla grafica, fino alla scelta dei cataloghi da presentare, passando dalla scelta della logistica e metodi di pagamento.
I marketplace non consentono proprietà digitale agli store presenti e sono molto rigidi rispetto agli aspetti sopra indicati. Sono praticamente spazi già preformati, senza margini di personalizzazione o creatività differenti. Seppure questo inizialmente può ottimizzare gli investimenti in una prima farse di avvio delle vendite online, a lungo termine però penalizza il venditore perché vengono applicate delle commissioni sulle singole vendite, oltre che un importo fisso per “l’affitto virtuale” dello store.
Brand Awareness
Se nei singoli eCommerce tutta l’attenzione dell’utente è concentrata su un singolo marchio o prodotto, con conseguente elevato valore di immagine. in un marketplace tutti i marchi e le attività commerciali vengono mostrati in blocco: non sareste gli unici a vendere i vostri articoli, ma possibilmente trovereste molti altri competitor, mettendo a repentaglio la vostra strategia di fidelizzazione del cliente. Un eCommerce, infatti, offre un vantaggio smisurato: la possibilità di creare banche dati profilate, su cui poter continuare a lavorare con risorse quali il direct email marketing, così da inviare contenuti dedicati e stimolare l’attenzione di specifici target. I contatti raccolti con un eCommerce, tra l’altro, appartengono al venditore e non a terze parti, creando un modello di business proprietario.
Visibilità dei prodotti
Un sito eCommerce richiede sicuramente una serie di azioni orientate ad attirare sia in maniera organica e sia a pagamento i clienti all’interno dello store. Questo vorrà dire che sarà necessario mettere in piedi strategie di web marketing, di promozione digitale e di SEO. In questo modo i potenziali clienti potranno trovare lo store su Google, anche senza conoscerlo direttamente.
Nel marketplace i clienti “ci sono già”, perché su questo centro commerciale approdano anche tutti quegli utenti che cercano prodotti correlati a quelli acquistati o addirittura differenti, vivono anche loro di strategie di web marketing ma soprattutto di fama. Nelle piattaforme terze i contatti sono del marketplace e non del singolo venditore, che non potrà mai creare un personale data manager, né ipotizzare azioni mirate o fidelizzanti verso questi target.
Vantaggi e svantaggi di un eCommerce
Rispetto ad altri canali di vendita sicuramente un eCommerce ha meno concorrenza e le transazioni dirette garantiscono migliori margini di guadagno, senza commissioni di terze parti. Investire inoltre sul web marketing in maniera più libera e personalizzata avrà un massimo ritorno economico in termini di brand awareness.
Gli svantaggi di un eCommerce invece possono essere:
- Tenere sempre aggiornati: schede, prezzi e disponibilità dei prodotti;
- Monitorare gli ordini e prepararli;
- Coordinarsi con il corriere per le spedizioni;
- Gestire le possibili problematiche con gli acquirenti;
- Avere del budget da investire in attività di SEO e promozioni con l’advertising sui social e su Google.
Vantaggi e svantaggi di un Marketplace
Un marketplace si presenta come una piattaforma di coordinamento tra tutti gli store dei venditori che condividono una vetrina, per questo le principali attività di gestione sono a carico del marketplace stesso. Ci sarà infatti una gestione globale di: fatturazione, spedizione, logistica, resi, sponsorizzazione, affidati interamente al marketplace.
Il venditore pertanto si deve occupare di un numero ridotto di attività, quali curare le vetrine personali, presentando per bene i prodotti e fornendo informazioni chiare e precise. Ma, di contro, all’interno del marketplace è altamente ridotta la personale autonomia operativa: non è possibile cambiare grafiche, logiche di vendita o modalità di presentazione delle proprie proposte. Il marketplace dà regole e paletti ben precisi.
Vista l’alta popolosità di venditori all’interno delle stesse piattaforme, anche la concorrenza diretta è parecchio elevata e il cliente è fortemente volatile, se non trova motivi forti per acquistare.
Se è pur vero che ci sono costi di gestione sono condivisi e quindi ridotti in fase di avvio dello store, di contro il marketplace prevede il pagamento di una commissione ad ogni vendita effettuata, cosa che penalizza di molto i margini di guadagno, molto più bassi.
Sebbene poi il marketplace consenta anche di far beneficiare delle attività di promozione, advetising sui social e su Google e delle azioni SEO che ci sono dietro, però questo ne rappresenta anche un fortissimo limite: il singolo venditore non ha la possibilità di gestire una personale e personalizzata promozione.
Stili di vita e nuovi modelli commerciali
I trend degli acquisti online erano già in crescita prima dell’emergenza Covid19, ma il lockdown ha reso l’online una priorità, se non addirittura una esigenza, quando l’alternativa significava chiudere definitivamente il negozio su strada.
La pandemia ci ha educato tutti, nessuno escluso, ad una forzata digitalizzazione avvenuta tra l’altro in maniera rapidissima rispetto ai pregressi modelli di approccio verso la rete. Complice certamente anche una maggior fiducia nei metodi di pagamento, una semplificazione dei processi d’acquisto, e sempre più persone che hanno nolenti o volenti scelto l’online per lo shopping personale.
Questa onda è ancora in corso, e non subirà inversioni di controtendenza: subentra ormai una abitudine diventata normalità, dove acquistare online ha solo tanti utilissimi vantaggi, tra i quali il distanziamento sociale e il preservare la personale salute, in aggiunta a tutti i vantaggi dello shopping online.
In conclusione
È importante comprendere le differenze tra un marketplace online e un sito di eCommerce, indipendentemente dal fatto che si decida di crearne uno o farvi parte. È vitale determinare le specifiche esigenze, le preferenze, gli obiettivi e i target di riferimento.
Alla domanda se sia meglio uno o l’altro la risposta quindi sarà “dipende”. Ma in linea di massima un eCommerce è certamente la soluzione ideale per chi vuole guadagnare di più e massimizzare il lavoro di vendita sul web, avere database di contatti, una piattaforma di proprietà e modelli di business proprietari e personalizzati.
Ovviamente le due strategie possono anche procedere in parallelo, ma certamente avere anche una personale ed unica identità online è fondamentale, cosa che molto spesso aiuta anche lo sviluppo e la crescita dello store su strada.
Per avviare un eCommerce redditizio occorre sviluppare molte competenze, avere un business plan, obiettivi chiari, ricerche preliminari e analisi dei dati. Chiaramente ad un sito eCommerce è opportuno affiancare una buona azione di promozione sui social media, una funzionale strategia di SEO per eCommerce, e attività di marketing mirate.
Se desiderate valutare un eCommerce per il vostro business, contattaci per una consulenza approfondita, siamo sempre felici di aiutare gli imprenditori a costruire insieme i personali modelli di business e a raggiungere gli specifici obiettivi individuati.