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Hashtag Instagram: come usarli in modo strategico

instagram shadowban hashtag
5 Aprile 2022

Indice dei contenuti

Usare gli hashtag Instagram per raggiungere nuovo pubblico

Chi si occupa di social media marketing lo sa più che bene, ma ribadirlo è fondamentale: gli hashtag Instagram sono strumenti essenziali, che vanno usati con cognizione di causa.

Saperli sfruttare significa dare alla propria strategia di comunicazione una marcia in più a costo zero, con sforzo minimo, per raggiungere nuovi segmenti di pubblico. D’altronde, sono fondamentalmente un modo per contrassegnare e classificare i contenuti che possono interessare specifiche nicchie.

In modo molto basilare, gli hashtag di Instagram raggruppano foto e Reels nella sezione Esplora, garantendo agli utenti un accesso facile e immediato. Va da sé, dunque, che usandoli per bene, gli utenti arriveranno in maniera naturale e organica a ciò che pubblichiamo, senza forzatura. Ed ecco qualche trucco per usarli alla perfezione.

Quanti hashtag usare?

Partiamo da una delle domande più comuni riguardante gli hashtag Instagram: quanti se ne dovrebbero usare? In passato si era convinti che il numero dovesse essere elevato, per cercare di far rientrare il contenuto in quanti più gruppi possibili.

Questa strategia, oggi, è più che sbagliata: less is more, quindi occorre usarne un numero non troppo alto ma che contestualmente catturi tutti gli argomenti di interesse. Come spiega Social Media Examiner, se ne dovrebbero usare solo da tre a cinque. Come mai?

Donna che usa Instagram

Perché Instagram sta modificando il suo modo di recepire i contenuti e premia solo quelli che forniscono davvero una buona corrispondenza all’hashtag.

Dove mettere gli hashtag?

Ebbene sì, questa è una domanda che ci si pone poco e che, invece, dovrebbe essere tenuta in altissima considerazione. Non è affatto detto che il posto giusto sia la didascalia. Stando a uno studio di Hootsuite, per rendere più catchy il post e aumentare l’engagement, gli hashtag dovrebbero essere nascosti.

Gli hashtag possono essere nascosti proprio nella didascalia, aggiungendo punteggiatura e o spaziatura per farli scendere il più possibile in fondo o nel primo commento (sempre aggiungendo punteggiatura prima di pubblicare per renderli meno visibili).

Distinguere le tipologie di hashtag

Per dare vita a una buona hashtag strategy su Instagram, che permetta di non perdere follower e guadagnare pubblico, bisogna anche saper distinguere tra le categorie di hashtag più gettonate e utili. Sempre Hootsuite li suddivide in:

  • Hashtag geolocalizzanti, ovvero gli hashtag legati a luoghi specifici;
  • Hashtag brandizzati, creati proprio per il marchio;
  • Hashtag di settore, che descrivono la nicchia cui si rivolge il contenuto;
  • Hashtag community, rivolti a un pubblico più grande;
  • Hashtag descrittivi, che descrivono il contenuto reale del post.

Anche se non esiste una formula segreta e applicabile a ogni strategia, che permetta di scegliere quali hashtag includere sarebbe bene usare almeno un hashtag descrittivo (che strizza l’occhio ai cambiamenti in ottica SEO del 2022 applicati da Instagram) e usare pochi hashtag geolocalizzanti.

In più, è bene mescolare hashtag di settore/di nicchia ad hashtag community, per riuscire a colpire sia un target più mirato che un pubblico più ampio, con poco sforzo.

Valutare la portata degli hashtag

Scegliere uno o più hashtag è un’azione di non poco conto. Per questa ragione, Social Media Examiner ci ricorda che non si dovrebbe scegliere a caldo e sul momento, tanto per inserire alcuni e “corredare” il contenuto.

Quando si pensa ai contenuti realizzati per creare campagne pubblicitarie efficaci su Instagram o anche per promuovere sé stessi, bisognerebbe includere anche una fase di ricerca relativa agli hashtag. Bisogna, in sostanza, cercare quelli che si pensa possano essere più attinenti e selezionare quelli che hanno una portata più ampia.

Le reached di Instagram

Fare questa ricerca è tutto fuorché difficile. Basta semplicemente cercare l’hashtag nella categoria Esplora per vedere quante persone lo utilizzano.

In più, è bene fare un confronto con gli insights del proprio profilo per vedere se, effettivamente, gli hashtag in questione sposano gli interessi degli utenti che lo frequentano.

Evitare gli hashtag abusati

Attenzione però: non è detto che hashtag con altissimi valori d’utilizzo e grande portata siano la chiave per il successo di un contenuto. Anzi, addirittura, occorre fare un’ulteriore scrematura per evitare quelli anche fin troppo abusati.

Hashtag troppo generici (#love, #joy, #sky e chi più ne ha più ne metta) non danno alcun vantaggio. Al contrario, fanno sì che il contenuto finisca in un calderone troppo ampio, in una sezione troppo grande per poter effettivamente avere delle chance di essere notato.

Non usare sempre gli stessi hashtag

Copia e incolla degli stessi hashtag per ogni post? No grazie. Sempre secondo Hootsuite cambiare premia. Mettere in atto una sorta di rotazione, dunque, è un processo virtuoso e premiante, che permette di parlare al pubblico senza sembrare ripetitivi.

Ma come si fa a far ruotare gli hashtag se il nostro argomento primario è soltanto uno? Semplice: utilizzando gli hashtag correlati di Instagram. Analizzando gli hashtag sul social network è possibile, infatti, scoprire il relativo elenco di correlati e sfruttarli per ottenere un po’ di varietà.

Guarda sempre alla concorrenza e alla sezione Esplora

Sì, nelle strategie digitali così come nella vita si dovrebbe sempre tenere un occhio puntato sui competitor. In particolare, è buona norma occhieggiare chi sembra ottenere grandi risultati e spiare le sue mosse. Attenzione, non significa che si debba copiare ma che si debba imparare da chi sta raggiungendo obiettivi ambiziosi.

Imparare a usare Instagram

Analizzare gli hashtag utilizzati dai competitor può far notare qualcosa che prima sfuggiva: una sezione di pubblico trascurata, un argomento caldo, una tematica d’interesse. In più, è bene anche dare un’occhiata alla sezione Esplora cercando contenuti simili ai nostri: anche qui l’analisi può aiutare non tanto a ottenere delle risposte, ma a porci delle domande che prima non ci eravamo posti.

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