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Amazon sfida Clubhouse: con Amp la voce incontra la musica

amazon amp
10 Marzo 2022

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Con Amazon Amp si diventa speaker radiofonici mixando musica e audio

Dopo il succedersi di voci di corridoio, eccola qui: Amazon ha lanciato Amp, l’applicazione destinata a profilarsi come diretta concorrente di Clubhouse. Un esordio importante che segna l’ingresso (seppur tardivo) del colosso di Jeff Bezos nel mercato del digital e live audio.

A differenza di Clubhouse, però, Amp sembra puntare tutto sulla musica. Gli utenti, infatti, saranno in grado di creare dei veri e propri spettacoli radiofonici. Per farlo potranno sfruttare un (vastissimo) catalogo ricco di brani musicali e audio che potranno mixare alla propria voce. Ma scopriamo di più.

Amazon Amp e Clubhose: punti in comune e differenze

Attualmente disponibile solo in versione beta ed esclusivamente negli USA, Amp è tanto vicino a Clubhouse quanto, in qualche modo, totalmente diverso. L’app si pone infatti l’ambizioso obiettivo di trasformare gli utenti in speaker radiofonici.

Questo significa che mentre le stanze di Clubhouse si basano su talk, chiacchiere e podcast dal vivo, quelle di Amp vogliono puntare tutto sulla musica, senza sé e senza ma. Si potrà, infatti, avere accesso immediato a un ampio catalogo musicale che, stando a quanto dichiarato da Amazon, non necessiterà di alcun abbonamento (a differenza di quanto si pensava quando l’app aveva ancora l’ipotetico nome di “Project Mic”).

Chiunque si iscriva, dunque, potrà tanto chiacchierare come si fa su Clubhouse quanto realizzare il proprio show radiofonico sfruttando, come si legge sul blog di Amazon, decine di milioni di brani con licenza. Host e ascoltatori non dovranno fare altro che iscriversi, in modo del tutto gratuito.

Oltre a parlare, quindi, gli utenti di Amp potranno mixare brani come veri dj, trasmettere in streaming e persino affermarsi come creator. Attualmente, però, Amp pone un limite di utenti (e chiamanti) per stanza: per il momento potranno connettersi alle varie stanze solo cinque utenti per volta.

I piani di Amazon e il futuro di Amp

Come abbiamo già detto, l’obiettivo di Amp è ambizioso e, di conseguenza, lo è quello di Amazon: affermarsi nel mondo del digital audio facendo leva sulla musica. Basta spostare lo sguardo agli altri competitor di Clubhouse per capire quanto questo sia un punto di forza: Facebook Rooms e Twitter Spaces hanno provato a rispondere a Clubhouse, ma nessuno di loro conta sugli accordi di licenza musicale di Amazon.

Va da sé, dunque, che Amp sia una novità assoluta e non una banale replica, cosa che come ben sa chi si cimenta nel social media marketing, è decisamente una marcia in più. Non si può, però, avere certezza del futuro dell’app. Di sicuro Amazon sta utilizzando tutte le armi possibili per promuoverla: ha assoldato artisti del calibro di Nicki Minaj, Pusha T, Tinashe, Travis Barker, Lil Yachty e Big Boi per i suoi primi radio-show.

Di contro, non si sa ancora quando l’app uscirà dalla fase Beta: la complessità delle leggi sui diritti musicali potrebbe allungare decisamente i tempi e, come riportato sul blog di Amazon, Amp è comunque ancora in via di definizione. Allo stato attuale, infatti, non regge ancora un gran numero di trasmissioni in contemporanea e per accedervi gli utenti riceveranno uno specifico codice. Non resta che attendere!

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