[vc_row][vc_column][vc_column_text]A causa dell’emergenza Coronavirus, il 16 marzo il Governo ha approvato il decreto-legge Cura Italia. Firmato nella notte dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e subito pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il DL n.18 17/03/2020 ha attivato misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese.
Nei provvedimenti già in vigore sono comprese le misure straordinarie urgenti a sostegno della filiera della stampa, elencate nell’articolo 98. Queste ultime comprendono delle modifiche sostanziali al credito d’imposta per investimenti in pubblicità, ovvero al cosiddetto Bonus Pubblicità.
Cos’è il Bonus Pubblicità?
Per chi non lo sapesse, il Bonus Pubblicità è un’agevolazione statale prevista dall’articolo 57-bis del DL 24/04/17 n. 50. Si tratta di una misura permanente di cui beneficiano coloro che hanno investito o vogliono investire nell’acquisto di spazi pubblicitari e/o di inserzioni commerciali effettuati esclusivamente su giornali quotidiani e periodici, pubblicati in edizione cartacea ovvero editi in formato digitale con le caratteristiche indicate all’articolo 7, commi 1 e 4, del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 (che disciplina i contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici), ovvero nell’ambito della programmazione di emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, ovvero ancora su emittenti radiofoniche iscritte nell’apposito registro. Analogamente, i giornali devono essere iscritti presso il competente Tribunale (art. 5 L. 47/1948).
Il beneficio fiscale è pensato ad hoc per lavoratori autonomi, imprese, professionisti ed enti non commerciali che hanno investito o vogliono investire in campagne pubblicitarie.
Prima del Decreto Cura Italia, il Bonus Pubblicità veniva erogato sotto forma di credito di imposta del 75%. Potevano richiederlo i soggetti succitati, a patto che il valore degli investimenti effettuati superasse di almeno l’1% quelli effettuati l’anno precedente. Poteva essere richiesto entro il 31 marzo.
Le modifiche del DL Cura Italia
Con il DL Cura Italia, invece, il Bonus Pubblicità si concede nella misura unica del 30% del valore di tutti gli investimenti effettuati. Il limite massimo di tali investimenti è di 27,5 milioni di euro. Così si legge nell’articolo 98:
All’articolo 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017 n. 50, convertito con modificazione dalla legge 21 giugno 2017 n. 96, dopo il comma 1-bis, è inserito il seguente iter. Limitatamente all’anno 2020, il credito d’imposta di cui al comma 1 è concesso, alle stesse condizioni e ai medesimi soggetti ivi contemplati, nella misura unica del 30 per cento del valore degli investimenti effettuati, nel limite massimo di spesa stabilito ai sensi del comma 3 e in ogni caso nei limiti dei regolamenti dell’Unione europea richiamati al comma 1.Ai fini della concessione del credito d’imposta si applicano, per i profili non derogati dalla presente disposizione, per quanto compatibili, le norme recate dal regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2018, n. 90.Per l’anno 2020, la comunicazione telematica di cui all’articolo 5, comma 1, del predetto decreto è presentata nel periodo compreso tra il 1° ed il 30 settembre del medesimo anno, con le modalità stabilite nello stesso articolo 5. Le comunicazioni telematiche trasmesse nel periodo compreso tra il 1° ed il 31 marzo 2020 restano comunque valide.
Limitatamente all’anno 2020, dunque, il Bonus Pubblicità non dovrà più rientrare entro il 75% dei soli investimenti incrementali. Le nuove domande possono essere presentate tra il 1 e il 30 settembre 2020. Tuttavia, le richieste già trasmesse restano valide.
Come usare il Bonus Pubblicità 2020
Essendo erogato in forma di credito d’imposta, il Bonus Pubblicità va indicato nella dichiarazione dei redditi. È fruibile solo come forma di compensazione tramite modello F24. Il credito concorre alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.
Tutte le richieste vanno inviate al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria per mezzo dei canali dell’Agenzia delle Entrate. Per rispondere alle domande più frequenti sul Bonus Pubblicità è stata creata una pagina apposita, con risposte elaborate insieme all’Agenzia delle Entrate.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]