Strategia SEO e trucchi per far crescere gli utenti sul sito web
C’è poco da fare: una pagina web che non viene raggiunta dagli utenti è praticamente invisibile. Ecco perché è importante conoscere i consigli SEO per aumentare il traffico, essenziali per dare una spinta al nostro sito.
Attenzione però. Quelle che seguono sono delle chicche che da sole possono condurre a piccoli esiti: occorre sempre tenere presente, infatti, che per ottenere risultati di pregio serve una vera e propria strategia seo curata ad hoc e portata avanti da esperti. Fatta questa premessa, andiamo a conoscere questi facili trucchi salva-sito!
Semplificare il sito web
Il primo e più utile tra i consigli SEO per aumentare il traffico è semplificare il sito web. Cosa significa? Come dice l’esperto Neil Patel (padre di Ubersuggest), less is more: eliminare pagine morte, sfoltire il numero di file multimediali e lasciare solo ciò che è davvero utile è essenziale.
Google e Bing tengono conto della user experience per i loro fattori di ranking. Più gli utenti potranno navigare facilmente, più aumenteranno le possibilità di ottenere traffico. È utile anche realizzare una sitemap, che permette ai motori di ricerca di accedere subito alle informazioni di cui hanno bisogno per eseguire la scansione e l’indicizzazione delle pagine.
Ridurre i tempi di caricamento
Una ricerca portata avanti da Google ha evidenziato che più della metà degli utenti abbandona qualsiasi sito web se il tempo di caricamento supera i 3 secondi. Può sembrare davvero poco, eppure le cose stanno proprio così: se la pagina che desidera consultare non appare immediatamente, l’utente demorde.
Preso atto di ciò, tra i consigli SEO per aumentare il traffico c’è proprio quello di ridurre i tempi di caricamento. Come ci suggerisce SemRush, esistono diversi strumenti per monitorare la velocità del sito (per esempio, Google PageSpeed Insights).
Se una delle pagine del sito risulta eccessivamente lenta, l’unica cosa da fare è ridurre i file multimediali troppo grandi e rimuovere i plug-in non necessari.
Snellire la grafica
Bello, non barocco: l’epoca degli eccessi riguardanti la grafica dei siti web è finita da un pezzo e anche i motori di ricerca ce lo ricordano. Un sito con una grafica eccessivamente calcata o pesante è un sito che confonde, che rallenta l’utente e che, di conseguenza, viene penalizzato allontanando il traffico.
Una buona grafica deve contare su immagini con dimensioni e formattazioni ben curate, su sezioni distinguibili, chiare e accessibili e su collegamenti rapidi e logici, che vengano proposti all’utente in maniera semplice e non macchinosa.
Concentrarsi su un solo argomento
Può succedere che, vedendo arrivare poco traffico al proprio sito, si cerchi di sperimentare uscendo un po’ dal proprio argomento principale. In realtà, ciò è molto dannoso: quello che ne deriva può essere un’accozzaglia di argomenti che confonde non solo chi visita il sito ma anche (e soprattutto) i motori di ricerca.
Google, per esempio, indirizza gli utenti verso i risultati più autorevoli, corretti e coerenti. La specificità dei contenuti è essenziale e negli ultimi anni è diventata un fattore di ranking importantissimo. Anche se uno specifico argomento di tendenza fa gola è meglio bypassarlo se non ha a che fare con ciò di cui ci si occupa.
Mixare le keyword: principali, secondarie e a coda lunga
Il fatto di concentrarsi su un solo argomento può risultare riduttivo? Certo che no. Ancora una volta Neil Patel ci viene in aiuto, spiegandoci che in realtà non c’è nulla di limitante nell’avere un preciso focus e nel portarlo avanti: il trucco sta tutto nel saper sfruttare in modo vantaggioso le keyword che abbiamo a disposizione.
Anche i consigli SEO per il 2022 lo ribadiscono: le keyword principali dovrebbero essere una sola per pagina e rispecchiare l’obiettivo del sito/della sezione, parlando chiaramente di quello che è il brand (o il prodotto, o il servizio). Le keyword secondarie, invece, servono a supportare: possono diventare titoli di articoli di blog, faq o piccoli approfondimenti.
Infine, le keyword a coda lunga, ovvero parlanti, devono avere un ruolo prettamente semantico: possono essere inserite all’interno dei contenuti, chiaramente senza forzare l’argomento.
Scrivere per gli utenti
Keyword principali, secondarie e a coda lunga: perché non metterle insieme e creare un contenuto-insalata? Semplice, perché è la cosa più sbagliata che si possa fare. Come ci ripete SemRush, i tempi dei testi pensati per “far contenti” i crawler forzando le parole chiave sono lontani, anzi, lontanissimi.
Al giorno d’oggi, uno dei fattori di ranking dei motori di ricerca è la leggibilità/fluidità del testo. Questo significa che vengono presi in esame punti cardine come la semplicità, la scorrevolezza e la coerenza semantica. Ogni contenuto deve essere scritto pensando all’utente che lo leggerà: più sarà semplice e coerente, più piacerà. Anche a Google.
Ottimizzare le immagini
Tutti utilizzano le immagini sui siti web, ma chi le usa davvero bene? Facile: chi sa come sceglierle, ottimizzarle e posizionarle nel modo migliore. Per quanto riguarda la scelta, tutte le immagini dovrebbero essere luminose, pulite, con una buona risoluzione ma non eccessivamente grandi.
La prima cosa da fare per ottimizzarle, dunque, è ridurle a una dimensione gestibile: Neil Patel ci suggerisce che il massimo dovrebbe essere di 1920×1080 pixel, possibilmente in formato jpg e sempre con un peso inferiore a 1 MG. Poi, occorre assicurarsi che abbiano gli attributi alt appropriati: titolo e testo alternativo devono descrivere l’immagine in modo non troppo prolisso (circa 125 caratteri).
Infine, per quanto riguarda il posizionamento, sarebbe bene riuscire a collocare la foto/grafica accanto a un testo coerente, in modo da fungere da supporto.
Sfruttare link e backlink
Se si vogliono ottenere buoni risultati da organico nulla deve essere lasciato al caso. Ecco perché tra i consigli SEO per aumentare il traffico uno dei più essenziali è quello che riguarda i link interni e la strategia di backlink.
Per quanto riguarda i link interni, è fondamentale inserirli nei testi con cognizione di causa. A parte la già citata importanza della coerenza semantica, è altrettanto importante che il link di atterraggio corrisponda al nostro anchor text. Ancorare a delle parole casuali link ancor più causali, infatti, è penalizzante.
Più complesso è il discorso sui backlink: questi ultimi sono i link esterni che conducono al nostro sito. Creare una strategia di backlink significa collaborare con altri siti web per la creazione di guest post o contenuti ad hoc.
Non esiste un modo semplice, ci vuole pazienza e occorre, inoltre, tenere presente che non tutti i backlink hanno lo stesso peso: più sarà affidabile la fonte da cui partono, più si otterranno risultati. Viceversa, un backlink su un sito web ignoto o di poco conto non avrà alcuna utilità.
Spiare i concorrenti
Ebbene sì: come ci suggerisce SemRush, l’erba del vicino può effettivamente essere più verde. Tuttavia, più che prenderne atto e lasciarsi andare all’invidia, ha senso condurre un’analisi critica e accurata dei movimenti dei competitor, per capire qual è quel plus che li avvantaggia.
Sul web esistono diversi strumenti (a pagamento e non) che permettono di individuare le keyword più utilizzate dai concorrenti, che forniscono una panoramica del loro rendimento da organico e, addirittura, consentono di scoprire quali sono le loro pagine più visitate. Non resta che utilizzarli!
Non smettere di monitorare il sito
L’ultimo (e forse il più prezioso) tra i consigli SEO per aumentare il traffico è non smettere mai di tenere d’occhio le proprie pagine. Il monitoraggio regolare aiuta a garantire che il sito sia sempre perfettamente funzionante e restituisce un quadro di ciò che gli utenti gradiscono di più/di meno.
Usando strumenti come Google Search Console e Google Analytics si possono, per altro, rilevare dei problemi non visibili a “occhio nudo”, come collegamenti interrotti, url fuorvianti o pagine troppo lente. I controlli costanti permettono di stabilire priorità d’intervento e di essere tempestivi nel risolvere quei guai fisiologici che si manifestano con il tempo. Mai smettere di effettuarli!