Home > Magazine > 7 consigli per una perfetta content strategy su LinkedIn

7 consigli per una perfetta content strategy su LinkedIn

Linkedin strategia
9 Febbraio 2022

Indice dei contenuti

L’importanza del content marketing su LinkedIn per una strategia vincente

Che s’intenda promuovere sé stessi o il proprio brand, dare vita a una perfetta content strategy su LinkedIn è essenziale. Il social network professionale è sempre più una vetrina ed è per questo che creare contenuti di valore diventa un modo per attrarre, coinvolgere e creare un legame sia con gli altri professionisti che con un bacino d’utenza sempre più ampio.

In senso più ampio, il content marketing è uno dei fondamenti per la brand reputation. Più si risulta affidabili, credibili, attendibili e professionali più il marchio (o il professionista) ne beneficiano. Per altro, una content strategy efficace può diventare virale: un toccasana quando si vuole trasmettere tutta l’importanza dei propri valori e dei propri obiettivi.

Ma come la si può mettere in atto in modo efficace e mai ridondante? Secondo Social Media Examiner, magazine che divulga informazioni sul marketing intelligente, ci sono almeno 7 consigli utili da seguire. Ecco quali sono.

1. Stabilisci i tuoi obiettivi di marketing

Vale per qualsiasi strategia di marketing: occorre sempre porsi un obiettivo. Stando a Social Media Examiner, i più comuni su LinkedIn sono:

  • Presentare la propria attività a un bacino più ampio di potenziali clienti;
  • Condividere risorse aziendali al fine di migliorare la brand awareness;
  • Coltivare fiducia e credibilità per conquistare più clienti;
  • Generare e aggiungere più lead;
  • Convincere più persone a registrarsi per prove o demo;
  • Costruire una community di clienti fidelizzati.

Una volta stabilito l’obiettivo (o gli obiettivi) si può ragionare sul tipo di contenuto che occorre per arrivare al risultato desiderato.

LinkedIn

2. Conosci il tuo pubblico su LinkedIn

Il ragionamento, però, deve abbracciare anche un’altra analisi: quella del pubblico. Bisogna, in sostanza, capire chi è che andrà a usufruire (leggere, guardare, condividere) dei contenuti prodotti. Per farlo occorre usare gli strumenti interni di LinkedIn, sfruttando i suoi Analytics.

Dalla propria pagina LinkedIn bisogna consultare l’apposita sezione e poi cliccare su Follower. Scorrendo fino alla fine della pagina si potranno scoprire dati demografici, settore d’appartenenza, tipologia di lavoro, esperienza e posizione del proprio pubblico e calibrare la strategia.

Un altro metodo valido per conoscere il pubblico è utilizzare i sondaggi interattivi. Bisogna però ricordarsi di fare domande che richiedano risposte stringate o gli utenti rischierebbero di annoiarsi, cosa che non porta (chiaramente) ad alcun risultato.

3. Pubblica contenuti evergreen che ti diano autorevolezza

Non passano mai di moda, possono sempre essere utili e possono essere condivisi: gli evergreen sono un must. Secondo Social Media Examiner per una buona content strategy su LinkedIn questi contenuti andrebbero pubblicati almeno una o due volte a settimana. Il magazine suddivide gli evergreen in tre tipologie:

  • File pdf complessi utilizzabili come risorse: usando l’apposita funzione si può trasformare una precisa sezione del proprio profilo in un archivio per pubblicazioni specialistiche, cosa che funziona se si vogliono condividere risultati di ricerca o se si creano vademecum particolarmente dettagliati;
  • Articoli inerenti la propria professione/attività: un po’ come se si scrivesse il proprio blog, LinkedIn dà la possibilità di condividere articoli di circa 15.000 parole. Chiaramente prima della loro stesura bisogna fare un ragionamento su quanto possono essere utili e quali sono gli apporti reali che possono dare al proprio bacino di utenti/clienti;
  • Newsletter: ideale per riunire diversi piccoli contenuti evergreen e metterli a disposizione a cadenza regolare, la newsletter di LinkedIn permette agli utenti di iscriversi e interagire una volta ricevuta la notifica di pubblicazione.

Si possono anche sfruttare tutte e tre le tipologie, ma bisogna sempre evitare di sovraffollare la pagina onde evitare un effetto caotico e disorganizzato, che restituirebbe un’immagine poco affidabile.

Linkedln

4. Usa i video di Linkedln per sfruttare i trend e coinvolgere il pubblico

Se è vero che gli articoli possono portare apprezzamenti e condivisioni, per un’ottima content strategy su LinkedIn bisogna anche puntare sui video. Anzi, potrebbero essere la scelta migliore: stando proprio ad alcune ricerche del social network professionale, gli utenti condividono i video 20 volte più rispetto a qualsiasi altro tipo di contenuto sulla piattaforma. 

Pubblicare un video direttamente su LinkedIn (nativi), dunque, potrebbe portare a una connessione con un pubblico molto più ampio. Il social network supporta video lunghi fino a 10 minuti, ma la verità è che è meglio realizzare formati più brevi, concisi ed efficaci.

Se si vuole inoltre puntare su un coinvolgimento diretto (e maggiore), l’opzione migliore è LinkedIn Live, la soluzione di live streaming del social network che permette di ospitare eventi virtuali e connettersi con il pubblico in tempo reale.

5. Condividi articoli autorevoli e di tendenza

Se è vero che gli articoli prodotti dall’azienda/professionista sono essenziali, è altrettanto vero che realizzarli a cadenza regolare non è sempre possibile. Per questa ragione è bene integrare la strategia con articoli autorevoli e possibilmente di tendenza.

LinkedIn mette a disposizione uno specifico tool per cercare e condividere gli articoli in trend (contrassegnati da specifici hashtag e organizzati per argomento). Sfruttandoli si attiva un circolo virtuoso di scambio d’opinioni e il profilo assume maggiore autorevolezza.

LinkedIn

6. Aumenta la copertura organica usando gli annunci

Cosa affianca una buona strategia di marketing più dell’advertising? Sfruttando gli annunci si possono raggiungere obiettivi ambiziosi, promuovendo i contenuti e mostrandoli a un pubblico ancora più mirato.

Le campagne pubblicitarie di LinkedIn si possono realizzare in due modi. Il primo è estremamente semplice: basta identificare un post di particolare successo e cliccare su “Promuovi” per poi impostare il budget. Il secondo, invece, è usare Campaign Manager, che consente di scegliere obiettivi, seguite i funnel di vendita e selezionare opzioni avanzate.

7. Utilizza LinkedIn Analytics per affinare i contenuti

Abbiamo già parlato dell’importanza di LinkedIn Analytics per identificare il pubblico, ma l’analisi dei dati può dare degli ulteriori spunti per migliorare i contenuti. Alcuni dei parametri più importanti da monitorare sono:

  • Numero di follower: restituisce la velocità con cui sta crescendo la pagina;
  • Impression: rivela la frequenza con cui i contenuti vengono visualizzati nei feed;
  • Tasso di coinvolgimento: mostra le modalità e le quantità d’interazione degli utenti con i contenuti;
  • Percentuale di clic: indica la quantità e la frequenza di clic sui link della pagina.

Tenendo conto di questi dati e sfruttando altri strumenti (come Google Analytics) si possono realizzare contenuti sempre più specializzati e calibrati. E si possono raggiungere obiettivi sempre più elevati.

Le posizioni lavorative aperte in Tivitti
Hai bisogno di una consulenza?

Contatta la nostra agenzia di comunicazione!

Tag:
Condividi su:
Tivitti
Apri la Chat
Ha bisogno di informazioni?
Salve!
Come possiamo aiutarla?