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l’Internet Advertising è il comparto che cresce di più nel 2018 con l’11% e pesa, sul mercato pubblicitario italiano, il 36%.
È il convegno “Data&Media: handle with care!” a puntare nuovamente i riflettori sull’importanza dell‘internet advertising. In occasione dell’evento sono stati infatti resi noti i dati relativi a un’indagine svolta dall’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano.
L’indagine rivela come l’internet advertising traini ufficialmente il mercato pubblicitario italiano. Nello specifico, nel 2018 questo mercato ha chiuso con una quota pari a 8,2 miliardi di euro. E la pubblicità online ha pesato per il 36% sul totale, con un tasso di crescita dell’11%: il più alto del settore.
Nel dettaglio, è cresciuto del 18% il programmatic advertising, raggiungendo i 482 milioni di euro. Questa componente si assesta al 16% del totale internet advertising (era il 15% nel 2017) e al 26% della display advertising (era il 25%).
Una crescita che si riflette negli investimenti di molte aziende. Chi, infatti, vuole promuoversi per mezzo dell’internet advertising ricorre sempre di più ai third party data provider, che vendono dati riguardanti la clientela.
Dati riguardanti sesso, età, reddito (detti socio-demo), dati d’interesse, comportamentali, di purchase, geo-local e psicografici: l’89% delle aziende prese in analisi raccoglie informazioni. Questo perché ogni singolo dato diventa fondamentale quando si investe nella pubblicità in rete. D’altronde, più si conosce il cliente più si affina la strategia di marketing.
C’è chi si affida ai data provider puri, che mettono a disposizione dell’acquirente tutto ciò che riescono a raccogliere, e chi preferisce optare per le buying technologies, che veicolano dati solo in corrispondenza dell’attivazione congiunta di una campagna pubblicitaria.
Infine, cresce anche il comparto social in Italia, che con il suo valore di 650 milioni di euro, pesa il 35% dell’Internet advertsing e mostra una crescita costante dal 2013, quando valeva l’11%, fino a crescere del 28% nell’ultimo anno.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
