Anche in Italia l’ecosostenibilità è divenuta una delle caratteristiche più importanti del packaging, almeno in questo momento storico. Il passaggio dalla classica confezione in plastica a delle opzioni più green si è spostata in cima all’agenda di molti dei più grandi brand del mondo.
Per avere un’idea di quanto l’impatto ambientale stia influenzando le scelte di produttori e consumatori basta pensare a tutte le soluzioni d’avanguardia che interessano non solo la scienza dei materiali, ma anche l’ingegneria del packaging e la progettazione grafica. Ognuno di questi settori integra l’altro, cercando di andare incontro a tre necessità sempre più pregnanti: ridurre gli sprechi, riutilizzare i materiali e riciclare gli imballaggi.
Packaging, ambiente e brand identity
Cos’è il packaging sostenibile? Semplice: si tratta un tipo di imballaggio del prodotto che, nel tempo, riduce il suo impatto ambientale. Per rendere sostenibili le confezioni, i brand scelgono, generalmente, di usare materie prime riciclate o vegetali.
Si può altresì puntare su un processo di produzione ridotto al minimo, che implica una minore impronta di carbonio. Infine, si può giocare sulla riusabilità, dunque estendendo il ciclo di vita della bottiglia/scatola/brick.
Optare per un packaging sostenibile significa dare una nuova connotazione alla propria brand identity. Si prende, insomma, posizione nei confronti della difesa dell’ambiente, dimostrando un maggiore impegno nei confronti del pianeta.
Una volta scelta la soluzione più adatta alle proprie esigenze, il marchio che opta per un packaging sostenibile dovrà trovare un modo per trasmettere al consumatore la sua trasformazione in green brand. Dovrà, dunque, scegliere la strategia di comunicazione più corretta.
Design sostenibile: grafica e pubblicità per promuoversi
Packaging sostenibile chiama design sostenibile. Anche in ambito green la progettazione grafica è essenziale per il marketing. Il passaggio a brand ecosostenibile diventa meno traumatico, infatti, se ci si affida a un’agenzia grafica pubblicitaria che renda i nuovi imballaggi ecologici un punto di forza.
Nel caso di materie prime riciclate, riutilizzabili o vegetali, un team grafico preparato saprà rendere l’imballaggio accattivante. Un caso esemplare è quello di Sheyn, società di gioielli austriaca. Sheyn ha reso i suoi pacchetti in cartone talmente belli da portare gli utenti a condividerli sui social, viralizzandoli e regalando pubblicità al brand.
Se, invece, la sostenibilità è legata a uno specifico passaggio di produzione o all’impiego di specifiche pratiche l’azione comunicativa cambia. Sarà dunque cura dei creativi inserire, nella nuova confezione, un elemento di stile che renda subito riconoscibile e distinguibile la scelta.
Packaging e impatto ambientale: cosa succede in Italia
Stando ai dati dell’indagine Nomisma dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo, presentati al Forum Internazionale sulla sostenibilità della produzione industriale svoltosi il 20 e il 21 febbraio a Bologna, sono sempre di più gli italiani che scelgono un prodotto in base all’impatto ambientale del packaging.
Nello specifico il 43% degli italiani preferisce acquistare un prodotto dall’imballaggio ecosostenibile. Il 48%, inoltre, ha dichiarato di aver rinunciato all’acquisto di alcuni prodotti proprio per via del loro packaging in plastica o in materiale non riutilizzabile.
I prodotti più amati sono quelli che riescono a essere green senza aumenti sensibili di prezzo. In particolare, sono apprezzatissimi dagli italiani i materiali riutilizzabili e biodegradabili. Infine, carta, vetro, cartone e brick sono gli imballaggi sostenibili più acquistati.