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Come mostrarsi in video con sicurezza e diventare bravi creator: trucchi e consigli

26 Maggio 2022

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Mostrarsi in video: l’importanza dell’elemento umano

Che si parli di brand o di creator, che il nostro lavoro ruoti attorno all’azienda o al singolo, di fatto mostrarsi in video può essere un valido aiuto nella strategia di comunicazione. “Metterci la faccia”, come si suol dire, è un modo per creare un legame con il pubblico e diventare ancor più riconoscibile.

Di fatto, il cosiddetto elemento umano è in grado di dare alla comunicazione un’immagine più tangibile, un vero corpo e una vera voce che creano empatia. Ciononostante, non tutti si sentono a proprio agio nel diventare protagonisti di video, brevi o lunghi che siano. Cerchiamo dunque di capire quali sono i motivi che rendono questo step così ostico e come aggirarli.

Le paure più comuni di chi non vuole mostrarsi in video

Stando a quanto preso in analisi dal magazine Social Media Examiner, a rendere difficile l’apparire in video sono alcune paure legate, per lo più, all’ansia di non essere abbastanza sciolti o di trasmettere il messaggio giusto.

Il primo problema è legato alla paura di parlare in pubblico: pur non salendo su un palco, infatti, il timore di rivolgersi a una platea vasta è intrinseco. Ciò porta a una sorta di desiderio di perfezione, con relativo nervosismo e panico da giudizi negativi.

Giovane youtuber

Il secondo problema, invece, è da attribuirsi al timore di non sapere cosa dire. Pur avendo ben chiaro qual è il nostro core business o di cosa vogliamo occuparci, l’idea di esprimerci su Youtube, Instagram, Tik Tok o altri social media può farci sentire fuori posto.

I paragoni con gli altri concorrono ad aggravare la situazione: come fanno i creator che apprezziamo a mostrarsi così sciolti? L’ultima paura comune è proprio questa, quella di non riuscire a essere all’altezza dei competitor che invece sembrano riuscire perfettamente nell’intento.

Su cosa concentrarsi prima di mettersi alla prova

Prese in esame le paure comuni, prendiamoci un attimo per riflettere. Per superare ogni timore e mostrarsi in video in modo sciolto, infatti, occorre fare una serie di ragionamenti. Molte persone sono erroneamente convinte che basti riprendersi per realizzare subito un video perfetto. Niente di più sbagliato.

La cosa migliore da fare, intanto, se parliamo di brand o di realtà aziendale, sarebbe rivolgersi a dei professionisti in grado di guidare nella realizzazione del video. Chi realizza video professionali proporrà infatti un certo modo di porsi, analizzerà eventuali disagi e cercherà di farli superare grazie all’aiuto di uno storytelling curato.

Ragazza che registra un video

Se invece si vuole provare a fare da sé, è necessario armarsi di una buona attrezzatura (sì, il semplice smartphone in realtà non basta) e cominciare a conoscerla. Se è vero che non occorre puntare alla perfezione cinematografica, è altrettanto vero che una buona illuminazione, un buon audio e una buona risoluzione sono più che necessari.

Il passo successivo (e fondamentale) è chiedersi su quale piattaforma andrà il video. Scegliere tra i vari social o capire se il contenuto andrà integrato sul nostro sito web permette di identificare il perfetto tono di voce e il tenore di ciò che andremo a raccontare.

Infine, attenzione al tempo: per mostrarsi in video con tranquillità e scioltezza bisogna non avere i minuti contati. Prendiamoci ore e ore per provare, guardarci, riguardarci. Un video fatto in fretta non ci soddisferà mai e potrebbe farci desistere.

Errori da non commettere

Fatte le suddette considerazioni, è il momento di iniziare a fare pratica. La pratica è e resta la cosa più importante per evitare di commettere alcuni errori comuni. Il primo? Una postura scorretta. Per timore potremmo, infatti, tenere le spalle troppo piegate, mentre per eccesso di zelo potremmo sembrare anche fin troppo “impostati”: cerchiamo, invece, di essere naturali.

Spesso, poi, usiamo un linguaggio del corpo scoraggiante: incrociamo le braccia o ci allontaniamo troppo dalla video/fotocamera. Questo è un errore, perché trasmettiamo un senso di insicurezza e/o chiusura che compromette il nostro messaggio.

Creator che parla al pubblico

Un altro errore comune? Non sapere dove guardare. Nei primi video, un po’ per imbarazzo e un po’ per poca pratica, il nostro sguardo potrebbe vagare un po’ dappertutto. Invece, per quanto possa essere strano all’inizio, bisogna assolutamente guardare la telecamera per creare un contatto diretto con il pubblico.

Infine, la tensione potrebbe farci dimenticare di sorridere. La verità è che, a meno che non si parli di tragedie, anche un accenno di sorriso risulta rassicurante per chi guarda e può alleggerire anche le informazioni più tecniche che diamo su noi stessi, su ciò che facciamo o sul nostro brand.

Consigli preziosi per riuscire al meglio

Esistono delle scorciatoie per mostrarsi in video bene, subito? La risposta è no. Il primo consiglio per riuscire al meglio è quello di avere pazienza e fare dei tentativi. Il secondo consiglio è quello di preparare una mappa dei passi da compiere.

Il primo è stabilire quanto sarà lungo il video. Su Instagram si può andare da 15 secondi a 2 minuti, mentre su Tik Tok a 15 secondi a 10 minuti. Su LinkedIn il tempo consigliato è di un paio di minuti, mentre su Facebook e Youtube non ci sono limiti reali.

Ragazza che registra un video

Il secondo passo è trasmettere il messaggio principale nei primi istanti. Questo significa preparare uno script di ciò che si deve dire, in modo tale da colpire subito nel segno e approfondire nei minuti seguenti, cercando di non far comunque perdere interesse al pubblico.

Poi, bisogna limitare le distrazioni. Per mostrarsi sciolti in video bisogna essere concentrati, proprio come quando si ha una conversazione con qualcuno. In ultimo, il consiglio più prezioso è: non cercare di migliorare tante cose tutte insieme. Se troviamo dei difetti nei nostri video, correggiamoli uno alla volta. Pian piano, sarà sempre più facile!

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