Lo studio dell’Osservatorio eCommerce B2C della School of Management
Un’evoluzione continua, una tendenza in rapida ascesa che vede nell’innovazione il cuore del suo cambiamento: quello dell’eCommerce è un settore che si sta espandendo velocemente e che altrettanto velocemente sta cercando di adattarsi alle richieste degli utenti.
Ad attestarne l’espansione e l’adozione dei nuovi trend è l’ultimo studio del Politecnico di Milano. Infatti, in base ai dati raccolti dall’Osservatorio eCommerce B2C della sua School of Management, i consumatori italiani online sono aumentati esponenzialmente.
Si parla di un’incremento che si attesta ben al 21%, per un valore di quasi 40 miliardi di euro, che per altro sta vedendo aumentare anche gli acquisti di servizio oltre a quelli dei prodotti, che nel corso degli ultimi due anni sono stati più gettonati.
Acquisti consapevoli e omnicanalità
Lo studio dell’Osservatorio eCommerce B2C restituisce uno scatto molto dettagliato della situazione eCommerce in Italia. Nella fattispecie, l’Osservatorio rileva una tendenza di crescita piuttosto stabile negli acquisti dei prodotti, con un +18% rispetto al 2021.
Continua a crescere l’eCommerce farmaceutico e gli italiani continuano a scegliere lo shopping online, seppur a ritmo più contenuto in confronto allo scorso anno. A crescere in maniera sensibile, invece, come abbiamo già accennato, sono invece gli acquisti di servizio.
Dopo la crisi legata alla pandemia globale, gli italiani optano per il commercio online anche quando si tratta di prestazioni professionali o assistenza: ciò porta a una piccola ripresa del settore (+36%), che però non compensa quanto accaduto durante i due anni passati.
Come la pandemia ha cambiato il commercio online
Inevitabilmente, la pandemia ha trasformato e riadattato l’approccio agli acquisti online in maniera più che evidente. Coronavirus ed eCommerce si sono strettamente legati per via del confinamento, dei lockdown e delle misure d’emergenza adottate per prevenire i contagi.
Gli italiani, così come il resto della popolazione mondiale, hanno cambiato mindset e preferenze. Ciò vale sia per i consumatori che per i venditori: riguardo ai consumatori, i numeri degli acquisti online sono aumentati esponenzialmente (snodandosi tra eCommerce e marketplace).
Per ciò che concerne i venditori, la situazione è la stessa. Per capirlo basta dare uno sguardo al quadro precedente alla pandemia globale, quando in Europa quasi il 70% dei rivenditori e grossisti non erano attrezzati per le vendite online, e fare un paragone con ciò che accade oggi.
Attualmente, infatti, produttori e retailer ritengono imprescindibile avere un sito per l’eCommerce, ma non solo: esplorano anche tutte le strade e le strategie di marketing per accattivare e fidelizzare gli utenti. La più gettonata fra tutte? L’omnicanalità, ovvero la presenza sia fisica che digitale dello shop.
Le tendenze del 2022 dell’eCommerce
L’ominicanalità, per altro, è una delle tendenze che l’Osservatorio eCommerce B2C individua come caratterizzanti per l’anno in corso. E, d’altronde, non c’è da stupirsi: colossi come Amazon stanno aprendo negozi omnichannel, avendo individuato e rilevato le sconfinate possibilità dell’acquisto ibrido.
Ma non è tutto qui: stando all’osservatorio ci sono altri trend che segneranno il 2022. Il primo è quello del Livestream Shopping, che vede un’interazione reale tra influencer/creator e utenti per mezzo di dirette in tempo reale.
Altrettanto importante è la tendenza del voice commerce, una strategia di digital marketing che sfrutta il podcast e gli altri strumenti audio per promuovere beni e servizi. Ancora, spazio alle evoluzioni del metaverso, alla realtà virtuale e alla realtà aumentata, con strumenti sempre più all’avanguardia per permettere agli utenti di “provare” ciò che intendono acquistare.
Essenziali saranno anche le strategie di comunicazione legate alla parola. Il content marketing (che include copywriting e content writing) diventerà sempre più importanti per via delle prossime modifiche di Google.
Infine, le nuove tendenze abbracciano anche le tendenze più “virtuali” del momento: la produzione di NFT e i pagamenti con tecnologia blockchain e criptovalute saranno sempre più popolari.